Con il debutto del nuovo assegno unico INPS spariscono alcuni bonus. La nuova prestazione corrisposta dall’INPS, ricordiamo, spetterà da marzo 2022 (mensilmente) a tutti i nuclei familiari con figli di età inferiore a 21 anni.

Le domande possono presentarsi dal gennaio 2022 e l’assegno sarà pagato fino a febbraio 2023 (la domanda è annuale poi occorre ripeterla).

Assegno unico 2022: la data per la domanda

Possono presentare domanda per l’assegno unico i lavoratori percettori di redditi di lavoro dipendente e assimilati, i lavoratori autonomi, i soggetti non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza.

Il sussidio in commento sostituisce (da marzo 2022) una serie di prestazioni e bonus. In dettaglio, con l’entrata in gioco dell’assegno unico risulteranno abrogati:

  • il premio alla nascita o all’adozione (c.d. bonus mamma domani)
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili
  • l’assegno di natalità (cd. bonus bebè)
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Restano, invece, le detrazioni per figli a carico di età superiore a 21 anni, le detrazioni per coniuge a carico ed altri familiari a carico. Resta altresì il bonus asilo nido. L’assegno, inoltre, è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

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