Gli interventi da bonus 110%, non crescono alla velocità attesa per colpa di burocrazia, incertezze e iniquità tra territori e famiglie. Questa misura sta costando 2 miliardi e si è ben distanti dai 18 previsti dal PNRR. Le famiglie potenzialmente interessate calano: erano 10,5 milioni 14 mesi fa, oggi sono 9 milioni.

E’ quanto emerge dall’osservatorio trimestrale presentato da Nomisma in relazione al mercato immobiliare 2021 e spiegato dal responsabile sviluppo Marco Marcatili.

Il bonus 110%: la situazione attuale

Oggi, a poco più di un anno dalla sua introduzione (1° luglio 2020) il bonus 110% è ancora burocraticamente molto complesso.

I cavilli da sbrogliare sono numerosi ed a volte basta un piccolo intoppo burocratico per non far partire il cantiere.

Anche le piccole difformità urbanistiche o piccoli abusi edilizi non sanati possono bloccare l’avvio dei lavori. Una finestra non risultante sulla piantina della casa depositata al comune non permette la realizzazione degli interventi.

Molti sono anche coloro che rinunciano del tutto all’avvio della pratica nel timore di dover affrontare il lungo e tortuoso percorso.

A ciò si aggiungono anche quei comuni che con proprie delibere adottano norme urbanistiche proprie per la tutela del territorio.

Una burocrazia meno complessa per il 110%

Il bonus 110%, inoltre, ricordiamo coinvolge, oltre il contribuente beneficiario, anche tecnici e professionisti che in molti casi rinunciano all’incarico proprio in virtù dei tempi lunghi della burocrazia e delle numerose norme da interpretare.

I tecnici abilitati sono, ad esempio, chiamati a rilasciare le asseverazioni in cui attestano la presenza dei requisiti per il beneficio. Anche se c’è l’obbligo assicurativo per tali tecnici a tutela del contribuente, spesse volte si tende a sviare l’incarico per i motivi sopra indicati.

Insomma, un benefico fiscale, il bonus 110%, ancora lontano da quelle che erano le aspettative nel momento in cui è stato introdotto. Un beneficio ancora lontano da quella che è la semplificazione tanto sbandierata dal nostro legislatore.

La super CILA  è solo un piccolo passo verso lo snellimento delle pratiche di accesso al bonus 110% ma ancora distante da quanto si auspica (meno responsabilità per le parti coinvolte, meno requisiti tecnici da rispettare, meno documentazione necessarie, meno parti coinvolte, ecc.).

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