“Il paese delle vacanze non sta lontano per niente: se guardate sul calendario lo trovate facilmente. Occupa, tra Giugno e Settembre, la stagione più bella. Ci si arriva dopo gli esami. Passaporto, la pagella. Ogni giorno, qui, è domenica, però si lavora assai: tra giochi, tuffi e passeggiate non si riposa mai“, scriveva Gianni Rodari.

Le vacanze piacciono a tutti, grandi e piccini. Si tratta d’altronde degli unici giorni che possono essere completamente dedicati al relax e al divertimento. Una volta concluso questo periodo, invece, bisogna fare i conti con i vari impegni tipici della vita quotidiana.

Lo sanno bene i tanti lavoratori rientrati in questi giorni dalle vacanze e che già si chiedono quando poter nuovamente staccare la spina. Ma come fare a sapere se si hanno ferie residue? Ecco come funziona.

I diritti dei lavoratori: cosa stabilisce la Costituzione

Le ferie sono un diritto di ogni lavoratore. Sono necessarie per recuperare le energie e affrontare al meglio i vari impegni. Come stabilito dall’articolo 36 della Costituzione, infatti:

“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”.

Come sapere se hai ferie residue dopo l’estate

Tutti i lavoratori dipendenti possono beneficiare di giorni in cui vengono retribuiti pur assentandosi dal posto di lavoro. Si tratta, appunto, delle ferie lavoratore, che ognuno può trascorrere come desidera. Il tutto fermo restando i giorni di ferie maturati. Ma come calcolarli? Ebbene, stabilire a priori quante ferie abbia maturato una persona non è possibile. Ad incidere su tale valore, infatti, è quanto stabilito dal Contratto collettivo nazionale, ovvero dall’accordo sancito tra i datori e i rappresentati dei lavoratori.

Ad esempio il contratto dei metalmeccanici garantisce quattro settimane di ferie annuali. Il contratto del settore commercio, invece, garantisce 26 giorni di ferie all’anno. Per stabilire a quanti giorni si ha diritto, pertanto, bisogna prendere in considerazione il contratto collettivo di riferimento.

Coloro assunti con contratto part time maturano lo stesso numero di giorni di ferie di una persona assunta full time. In tale circostanza, ovviamente, il numero di ore risulta inferiore. In linea generale, comunque, è possibile affermare che ogni dipendente matura ogni mese 1/12 delle ferie annue. Questo a patto di aver lavorato almeno per quindici giorni consecutivi nel corso del mese. Ne consegue che non maturano ferie coloro che lavorano per un lasso temporale inferiore. In ogni caso non si esclude la possibilità che i singoli contratti possano prevedere condizioni più vantaggiose.

Come maturano le ferie

Si ricorda, inoltre, che le ferie si maturano allo stesso modo sia con contratto a tempo determinato che indeterminato. In presenza di un contratto di apprendistato vengono calcolati come per i soggetti assunti con un contratto subordinato; mentre i lavoratori intermittenti o a chiamata hanno diritto a un determinato numero di ferie in base ai giorni lavorati. In ogni caso, per sapere se avete ferie residue vi consigliamo di dare un’occhiata alla busta paga. Qui, infatti, è presente una voce ad hoc per sapere a quanto ammontano. Prima di prenotare le vacanze, comunque, vi suggeriamo di mettervi d’accordo con il datore in modo tale da andare incontro alle esigenze dell’azienda.