Anche per la stagione dichiarativa 2024 è ammesso il recupero dell’Iva pagata sulla prima casa indicandola nel 730. L’agevolazione non è riservata a tutti i contribuenti che hanno acquistato la loro prima casa. Infatti, sono interessati dallo sconto fiscale gli under 36; anche se c’è da dire che c’è un’altra agevolazione sulla’Iva case green che è invece riservata alla generalità dei contribuenti.

Detto ciò, vediamo come fare per recuperare l’Iva in busta paga in modo da utilizzare il relativo credito per coprire qualche rata del mutuo.

Le agevolazioni prima casa per gli under 36

Quando si parla della possibilità di recuperare l’Iva pagata per l’acquisto della prima casa, si fa riferimento all’agevolazione prevista dall’art. 64 del DL 73/2021.

Lo sconto fiscale spetta agli under 36 con un Isee non superiore a 40.000 euro.

In particolare, rispetto alle agevolazioni prima casa ordinarie, il DL 73 prevede:

  • l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e, in caso di acquisto soggetto ad IVA,
  • il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto.

Si ricorda che per l’acquisto della prima casa, l’Iva si applica al 4%, le imposte di registro, ipotecaria e catastale, si pagano ciascuna nella misura fissa di 200 euro. Oltre all‘imposta di bollo per 230 euro. Se la vendita non è soggetta ad Iva, il contribuente versa: imposta di registro al 2% (anziché 9%) con un minimo di 1.000 euro; imposta ipotecaria e catastale pari a 50 euro. Non è dovuta l’imposta di bollo.

A ogni modo, l’agevolazione può essere utilizzata:

  • in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del
  • a scomputo delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato (in tal modo potrebbe comportare un rimborso in busta paga;
  • utilizzato in compensazione in F24 per pagare imposte e contributi (codice tributo “6928”).

Il credito d’imposta Iva 1° casa maturato nel 2023 può essere utilizzato già quest’anno.

Senza attendere la dichiarazione 2024, periodo d’imposta 2024.

Come recuperare l’Iva prima casa nel 730 e accorciare la durata del mutuo

L’Agevolazione in esame si applica agli atti stipulati entro il 31 dicembre 2023. 

Tuttavia, il decreto legge n. 215/2023 (si veda articolo 3, comma 12-terdecies, L. di conversione 18/2024), riconosce lo sconto fiscale anche a coloro i quali  non sono riusciti a stipulare l’atto di acquisto definitivo entro il 31 dicembre 2023.

In tale caso è comunque richiesto che entro fine 2023 sia stato sottoscritto e registrato il contratto preliminare.  L’atto definitivo potrà essere stipulato entro il  31 dicembre 2024.   A chi ha stipulato l’atto di acquisto prima dell’entrata in vigore di questa nuova disposizione (cioè tra il 1° gennaio 2024 e il 28 febbraio 2024) viene concesso un credito d’imposta, pari alle imposte corrisposte in eccesso, da utilizzare però nel 2025.

Detto ciò, anche per la stagione dichiarativa 2024 è ammesso il recupero dell’Iva pagata sulla prima casa indicandola nel 730.

A tal fine, nel rigo G8 del 730, sarà necessario:

  • in Colonna 1 (Residuo precedente dichiarazione): riportare il credito d’imposta per l’acquisto della prima casa che non ha trovato ca- pienza nell’imposta che risulta dalla precedente dichiarazione, indicato nel rigo 156 del prospetto di liquidazione (Mod. 730-3) del Mod. 730/2023, o indicato nel rigo RN47, col. 44, del Mod. REDDITI PF 2023.
  • Colonna 2 (Credito anno 2023): indicare il credito d’imposta maturato nel 2023. In questa colonna può essere indicato anche il credito d’imposta maturato nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore della legge 23 febbraio 2024, n. 18 e fino alla data di presentazione della dichiarazione. Negli anzidetti casi, l’importo del credito è pari all’IVA pagata in occasione dell’acquisto della prima casa;ù
  • Colonna 3 (Credito compensato nel Mod. F24): riportare il credito d’imposta utilizzato in compensazione nel modello F24 fino alla data di presentazione del 730/2024.
  • Colonna 4 (Credito compensato in atto): riportare il credito d’imposta utilizzato in compensazione negli atti stipulati successivamente all’acquisto della prima casa assoggettata ad IVA.

In tal modo, il contribuente recupera l’Iva in busta paga in modo da utilizzare il relativo credito per coprire qualche rata del mutuo.

Riassumendo.

  • Gli under 36 possono recuperare l’Iva eventualmente pagata sulla prima casa;
  • anche per la stagione dichiarativa 2024 è ammesso il recupero dell’Iva pagata sulla prima casa indicandola nel 730;
  • il recupero del credito avviene nel rigo G8 del 730.