Dopo l’addio al reddito di cittadinanza è possibile ottenere l’assegno unico universale per figli a carico senza buchi? Come canta Biagio Antonacci con il brano Non vivo più senza te: “Succedono, le cose poi succedono. Il mondo è un buco piccolo, ci si ritroverà. Le mode, i tempi galoppano tra i vortici e i sogni pettinandosi ritarderanno un po’”.

Nulla può essere dato per scontato. Le cose, infatti, cambiano con il trascorrere del tempo e diversi sono gli episodi che, in negativo o in positivo, possono segnare la nostra vita.

Lo sanno bene i percettori del reddito di cittadinanza che dopo aver beneficiato per diverso tempo di tale misura hanno dovuto salutarla definitivamente. Un cambiamento importante, che in molti temono possa avere delle ripercussioni anche sull’erogazione dell’assegno unico. Ma è davvero così?

Come passare dal reddito di cittadinanza all’assegno unico senza buchi

Il 1° gennaio 2024 ha segnato l’addio definitivo al reddito di cittadinanza che è stato rimpiazzato da due nuove misure, ovvero il Supporto per la formazione e il lavoro e l’assegno di inclusione di cui si aspetta il primo pagamento. Tante, pertanto, sono le famiglie che hanno già inoltrato apposita richiesta per poter beneficiare il prima possibile dell’erogazione di questi due nuovi sussidi. Ma cosa succede con l’assegno unico?

Quest’ultimo, ricordiamo, era erogato come quota integrativa del reddito di cittadinanza. Gli ormai ex percettori della misura targata Movimento 5 Stelle, pertanto, si chiedono se è possibile ottenere l’assegno unico senza buchi. A fornire chiarimenti in merito ci ha pensato la stessa Inps. Grazie alla circolare numero 258 del 19 gennaio 2024, infatti, viene spiegato che i soggetti in questione potranno beneficiare dell’erogazione dell’assegno unico:

“sulla carta RdC per l’intero importo spettante, senza soluzione di continuità, sino alla mensilità di febbraio 2024, tenuto conto dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) valido al 31 dicembre 2023. Ciò premesso, si rappresenta che a decorrere dalla mensilità di marzo 2024, per coloro che eventualmente non vi abbiano già provveduto, è necessario presentare una nuova domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico. L’eventuale presentazione della domanda di ADI da parte dei nuclei potenziali beneficiari della nuova misura, infatti, non sostituisce in alcun modo la domanda di AUU che, pertanto, deve essere sempre presentata per poter beneficiare della prestazione familiare”.

Assegno unico universale per figli a carico e Isee: le tempistiche da rispettare

Fino a febbraio, quindi, l’assegno unico sarà erogato sulla carta del reddito di cittadinanza, nonostante quest’ultimo non sia più in corso di validità.

In questo modo gli ex percettori non rischiano di dover fare i conti con buchi sul fronte dell’erogazione di tale misura.

A partire dal mese di marzo 2024 non sarà più accreditato sulla carta del Reddito di cittadinanza e per questo i soggetti interessati dovranno provvedere a presentare apposita domanda e aggiornare l’Isee. Per le richieste inviate entro il 30 giugno 2024 si ha diritto all’erogazione degli arretrati, calcolati a partire da marzo 2024.

Per le domande per l’assegno unico inoltrate dal mese di luglio, invece, la misura sarà corrisposta a partire dalla mensilità di riferimento, senza il riconoscimento degli arretrati.