Il sede di dichiarazione dei redditi (730 o modello redditi) le tasse sulla pensione potrebbero rappresentare un salasso per i pensionati, se questi, possiedono anche altri redditi da dichiarare e su cui sono da pagarsi le imposte.

Si pensi ad un pensionato che oltre alla pensione è proprietario di diversi locali ed appartamenti che ha ceduto in affitto. Questi, sul canone di locazione poi dovrà liquidarci l’IRPEF o la cedolare secca a seconda del regime di tassazione scelto. E tale liquidazione avviene proprio in sede di dichiarazione redditi.

Ricordiamo che le tasse sulla pensione sono applicate direttamente dal sostituto d’imposta che è l’INPS. In pratica durante l’anno, l’INPS eroga l’assegno pensionistico mensile effettuando le ritenute d’imposta. Tali ritenute sono calcolate applicando le ordinarie aliquote IRPEF per scaglioni attualmente in vigore e considerando le ordinarie detrazioni d’imposta.

In sede di 730 (dichiarazione redditi) il pensionato dovrà poi riportare la pensione percepita nell’anno d’imposta (come risultante dalla Certificazione Unica rilasciata dall’INPS) e le ritenute subite. Dovrà altresì dichiarare gli altri redditi eventualmente posseduti. E dal cumulo tra pensione ed altri redditi potrebbe scattare lo scaglione IRPEF successivo e, quindi, pagare poi più imposta.

Tasse sulla pensione, gli scaglioni IRPEF

I redditi, nel nostro Paese seguono un regime di imposizione fiscale IRPEF per scaglioni di reddito. Attualmente queste le aliquote IRPEF in vigore:

  • 23% fino a 15.000 euro
  • 25% oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro
  • 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro
  • 43% oltre 50.000 euro.

Laddove il pensionato sa che oltre alla pensione dovrà dichiarare anche altri redditi che poi faranno scattare scaglioni più alti, questi può evitare di avere il salasso tutto insieme in dichiarazione dei redditi. In pratica può chiedere all’INPS che durante l’anno, sulla pensione, gli venga applicata un’aliquota più alta.

Esempio

Il pensionato ha una pensione lorda di 15.000 euro.

L’INPS, quindi, di per se applicherebbe ritenute IRPEF con aliquota del 23%. Il pensionato può però chiedere all’istituto che gli sia applicata l’aliquota del 25% e non quella del 23%.

In questo modo, quando andrà a fare il 730 ed andrà a dichiarare anche gli altri redditi, pagherà meno tasse sulla pensione. Ma ciò solo perché ne ha pagate di più durante l’anno quando l’INPS mensilmente ha pagato l’assegno pensionistico.

Le detrazioni d’imposta sul redditi di pensione

Allo stesso modo è possibile chiede all’INPS anche di personalizzare le detrazioni d’imposta applicate sul reddito di pensione.

Le detrazioni d’imposta sono quelle che permettono, appunto, di abbassare il carico fiscale. Meno detrazioni d’imposta significa IRPEF più alta. C’è differenza con le deduzioni d’imposta però (le quali riducono il reddito imponibile).

A questo proposito, bisogna ricordare che dal 1° gennaio 2022, il legislatore (legge di bilancio 2022) ha rimodulato le detrazioni per redditi dal lavoro dipendente e assimilati. Stessa cosa dicasi per i redditi di pensione e quelli di lavoro autonomo.

Per i redditi di pensione è aumentata la soglia della c.d. no tax area. Si tratta della soglia minima di reddito non soggetta a tassazione. Dal 2022 è passata da 8.000 euro a 8.500 euro. Questo in virtù dell’innalzamento della relativa detrazione (che è passata da 1.880 euro a 1.955 euro).
Di seguito le nuove detrazione redditi da pensione in vigore dal 2022:

  • reddito fino a 8.500 euro
    • detrazione pari a 1.955 euro
  • oltre 8.500 euro e fino a 28.000 euro
    • detrazione pari a 700 + 1.255 x [(28.000 – reddito complessivo) / 19.500]
  • oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro
    • detrazione pari a 700 x [(50.000 – reddito complessivo) / 22.000]

La detrazione aumenta di 50 euro nel caso in cui il reddito complessivo del pensionato è compreso tra 25.000 euro e 29.000 euro.

Come chiedere all’INPS più tasse sulla pensione (e meno nel 730)

Il pensionato che vuole avere meno tasse sulla pensione in dichiarazione redditi, dunque, può ottenere questo risultato comunicando all’INPS di volere applicata l’aliquota più alta e di voler personalizzare le detrazioni d’imposta (ossia la loro non applicazione totale o parziale).

Con riferimento all’anno d’imposta 2023, tale richiesta può essere fatta compilando l’apposita dichiarazione on line accedendo al servizio dedicato “Detrazioni fiscali – Domanda e gestione” disponibile sul sito www.inps.it. (Messaggio INPS n. 3783 del 19 ottobre 2022). In mancanza di detta comunicazione, l’istituto applicherà l’aliquota e la detrazione d’imposta ordinariamente previste per lo scaglione.