Come deve essere indicata la trattenuta previdenziale Inps/Enasarco/Enpam a carico del lavoratore nella fattura elettronica?

Su questa domanda ha dato chiarimento Assosoftware aggiornando la sezione FAQ del proprio sito istituzionale dedicata all’e-fattura.

Ritenuta Enasarco: come funziona

Per gli agenti di commercio, ad esempio la contribuzione Enasarco (cassa previdenziale della predetta categoria di lavoratori) è per il 50% a carico dell’agente e per il 50% a carico della casa mandante.

La quota a carico dell’agente è trattenuta direttamente dalla casa mandante sulle provvigioni corrisposte all’agente.

In altre parole, quest’ultimo, a fronte delle provvigioni ricevute, emette fattura in cui indica la quota Enasarco a proprio carico. La provvigione gli verrà accreditata dalla casa mandante al netto della ritenuta Enasarco.

La casa mandante verserà ad Enasarco sia la quota di sua competenza sia quella trattenuta sulla provvigione dell’agente.

Si tenga inoltre presente che se l’agente svolge la sua attività in qualità di persona fisica, la contribuzione Enasarco è calcolata sulla base di aliquota fissa. Se, invece, l’agente svolge l’attività nella forma di società di capitali, l’aliquota contributiva Enasarco è progressiva per scaglioni di fatturato.

Le ritenute previdenziali nella fattura elettronica

Dopo la dovuta premessa, con riferimento alla FAQ di Assosoftware, quest’ultima ha fatto sapere che

  • le trattenute previdenziali in fattura, carico lavoratore, INPS/ENASARCO/ENPAM devono essere rappresentate compilando il blocco 2.1.1.5 <DatiRitenuta>, indicando i valori da RT03 a RT06 nel tag 2.1.1.5.1 <TipoRitenuta> e il valore “ZO” nel tag 2.1.1.5.4 <CausalePagamento>.

Nel tag 2.1.1.5.3 <AliquotaRitenuta> si ritiene vada indicato il 50% della stessa, considerando cioè la sola parte carico agente.

Non va, invece, compilato il tag 2.2.1.13 <Ritenuta>, in quanto quest’ultimo si riferisce alla presenza di ritenute d’imposta.

Ritenuta Enasarco in fattura elettronica se l’agente è società di capitali

Se gli agenti di commercio operano sottoforma di società di capitali, che sono, come detto, soggetti ad un’aliquota contributiva Enasarco progressiva per scaglioni, poiché nel blocco 2.1.

1.5 <DatiRitenuta>, è possibile indicare una sola aliquota, Assosoftware ritiene possibili due soluzioni alternative, ossia:

  • Compilare una volta sola il blocco 2.1.1.5 <DatiRitenuta>, riportando l’importo totale della ritenuta applicata e indicando, convenzionalmente, l’aliquota (carico agente) corrispondente allo scaglione più alto applicato sulla provvigione fatturata
  • Compilare n volte il blocco 2.1.1.5 <DatiRitenuta>, un blocco per ciascuna aliquota progressiva applicata, indicando l’importo parziale della ritenuta calcolato sullo scaglione di provvigione corrispondente all’aliquota (carico agente) indicata, Ovviamente, questa seconda ipotesi è applicabile esclusivamente nel caso in cui, nell’ambito della stessa fattura, si verifichi lo “scavallamento” da uno scaglione all’altro. Es.

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