DA PROGRAMMARE PER IL 20 agosto

“Quando sei arrivato ti stavo aspettando con due occhi più grandi del mondo, quante stelle ci girano intorno se mi porti a ballare. Labbra rosso Coca-Cola, dimmi un segreto all’orecchio stasera. Hai risolto un bel problema e va bene così, ma poi me ne restano mille, poi me ne restano mille“, cantano Achille Lauro, Fedez e Orietta Berti con il brano Mille. E in effetti di problemi da dover affrontare ce se sono davvero tanti.

A partire dalla piccole questioni quotidiane fino ad arrivare a situazioni più complesse, tutti quanti ci ritroviamo alle prese con problematiche di vario genere.

A complicare ancor di più la situazione ci pensa la burocrazia che si rivela essere spesso particolarmente lenta e farraginosa, tanto da portare in molti a perdere il diritto a diverse agevolazioni o ancor peggio a commettere degli errori tali da dover pagare pesanti sanzioni. Questo ad esempio può accadere in caso di tardato pagamento della tassa automobilistica. Proprio soffermandosi su quest’ultima è bene sapere chi deve provvedere al relativo pagamento nel caso in cui il mezzo sia cointestato. Ecco come funziona.

Si può cointestare un’auto e chi paga il bollo, le multe e le spese?

Comprare un’auto è un passo importante per ogni famiglia. Comporta, infatti, un esborso economico non indifferente che va, inevitabilmente, ad incidere sulle finanze. Oltre al prezzo di acquisto in sé del mezzo, bisogna fare i conti con tutta una serie di ulteriori spese come quelle per l’assicurazione e il bollo. Ma non solo, bisogna prestare attenzione anche ad alcuni dettagli burocratici, come ad esempio il nominativo da indicare come intestatario del veicolo. A tal proposito è bene sapere che è possibile cointestare un’auto. Si tratta, d’altronde, di un bene materiale come tanti altri e più persone ne possono detenere il diritto di proprietà.

A tal fine è sufficiente che i due futuri proprietari presentino i loro documenti e appongano entrambi le rispettive firme durante la fase di compravendita. Un’operazione estremamente semplice che può essere svolta da due coniugi ma anche da persone che non presentano alcun vincolo famigliare, come ad esempio due fidanzati. Diversi, d’altronde, sono i motivi che possono spingere delle persone a condividere la proprietà di un mezzo. Tra questi anche questioni di ordine prettamente pratico, volte ad ottenere un vantaggio economico. Ne è un chiaro esempio il caso in cui si eredita un mezzo. In tale circostanza cointestare il mezzo permette di dividere le spese di manutenzione e assicurazione, alleggerendo così le spese.

Chi paga le spese, la tassa di circolazione e le eventuali multe?

Soffermandosi su quest’ultimo punto, quindi, sorge spontanea una domanda: chi paga le spese, il bollo auto e le eventuali multe? Per quanto concerne le spese, non vi è una regola predefinita. Saranno gli stessi intestatari a decidere di comune accordo se dividere i vari costi o se deve pagare solo uno dei due. Tale discorso, in effetti, vale anche per il bollo auto. Al Fisco, d’altronde, importa solo che la quota annuale venga puntualmente saldata. Non interessa se al relativo pagamento hanno provveduto entrambi gli intestatari o solo uno dei due. Il tutto fermo restando il fatto che, in caso di ritardato o mancato pagamento, le relative sanzioni amministrative verranno ripartite in modo equo tra i vari soggetti interessati. Il discorso ovviamente cambia per quanto riguarda le multe. Quest’ultime devono essere pagate da chi guidava l’auto al momento della contravvenzione.