Il nuovo codice della strada è arrivato in Senato per la seconda lettura. Il testo, già approvato dalla Camera, dovrebbe essere approvato a breve e si prevede l’entrata in vigore entro l’estate. Ma il recente incidente stradale che ha provocato la morte di due carabinieri nel salernitano darà sicuramente un’accelerazione all’iter parlamentare. Chi ha causato l’omicidio era infatti alla guida sotto l’effetto di stupefacenti non curandosi della sicurezza propria e di quella altrui.

Tolleranza zero, quindi, con le nuove regole che si spera entrino in vigore il più presto possibile.

Anche perché è in costante aumento il numero delle persone che si mettono alla guida ubriache e sotto l’effetto di stupefacenti. I controlli delle forze dell’ordine su strada negli ultimi anni hanno evidenziato un aumento tendenziale degli episodi e contestato migliaia di infrazioni con ritiro delle patenti di guida.

Nuovo codice della strada: via la patente per chi guida drogato

Pugno duro, quindi, contro chi guida ubriaco e/o drogato. Con la prossima entrata in vigore delle nuove norme al codice della strada, basterà poco per perdere la patente di guida. Alcol e droga non saranno più tollerati come in passato e per gli automobilisti fuori legge le sanzioni diventeranno pesanti.

Novità principale, in questo senso, è l’abolizione del requisito dello “stato di alterazione” perché sia contestata l’infrazione di guida sotto l’effetto di droghe. Al momento non è sufficiente che sia provata la presenza della sostanza nel sangue e serve una seconda prova. Con il nuovo codice della strada, invece, basterà essere positivi al primo test per fare scattare le sanzioni. Basterà un semplice prelievo di saliva per accertare l’utilizzo di sostanze stupefacenti.

Le sanzioni? In caso di esito positivo degli accertamenti preliminari, gli agenti di polizia potranno ritirare la patente in attesa degli esami effettuati in laboratorio e successivamente imporre un divieto a un nuovo conseguimento del titolo di guida per 3 anni.

Non solo, è prevista anche la sanzione pecuniaria da 1.500 a 6.000 euro (art. 187 CdS) e con l’arresto da 6 a 12 mesi. Pene raddoppiate se il veicolo non è di proprietà del conducente.

Cosa cambia con la riforma

Come detto, il nuovo testo del codice della strada, all’art. 187, è già stato approvato dalla Camera e si attende ora la conferma da parte del Senato. Se la riforma sarà approvata, per commettere il reato di guida sotto l’effetto di droghe basterà semplicemente mettersi alla guida “dopo aver assunto sostanze stupefacenti”, e non solo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, come previsto attualmente.

In buona sostanza, al nesso causale è sostituito un nesso meramente cronologico. Secondo la legge attuale un conducente che viene fermato dalle forze dell’ordine può essere sottoposto a tre tipi di controlli per stabilire se ha assunto sostanze stupefacenti.

Con la nuova legge approvata alla Camera si supererebbero le difficoltà nel dimostrare che un guidatore, accusato di guidare “drogato”, non solo aveva assunto stupefacenti prima di mettersi alla guida, ma si trovava anche in uno stato di alterazione psicofisica.

Pertanto, con la riforma, non si intenderà più mettersi alla guida sotto l’effetto di stupefacenti. Potrà essere punito chiunque guida dopo aver consumato una qualche droga, indipendentemente dall’essere o meno sotto l’effetto stupefacente di una sostanza vietata o meno.

Riassumendo…

  • Ritiro della patente per chi guida sotto l’effetto di droga e alcol nel nuovo codice della strada.
  • Multe pecuniarie fino a 6.000 euro e arresto per 12 mesi.
  • Basterà un solo controllo alla saliva per contestare la guida sotto l’effetto di droghe.