Non ci sarà alcuna riapertura dei termini per la presentazione della Cilas superbonus. Lo ha dichiarato ieri  Giovambattista Fazzolari (Fdi), sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri: “il superbonus non lo proroghiamo, anche perché non è quello il problema. Dunque, una cattiva notizia per quanti speravano di essere ancora in tempo per presentare la Cilas superbonus e prendere il 110 pieno anziché il 90%.

Nei fatti, dal 2023, il superbonus sia per i lavori condominiali sia per quelli su edifici unifamiliari, passerà al 90%. Per gli edifici unifamiliari sarà l’ultimo anno di superbonus.

Dopo le dichiarazioni del sottosegretario, salta ogni tipo di confronto all’interno del Governo per portare il termine di presentazione della Cilas al 31 dicembre.

Cilas superbonus. La situazione attuale

Con il DL 176/2022, decreto Aiuti-quater, il Governo ha messo pesantemente mano al superbonus. In sostanza c’è stato un forte ridimensionamento dell’agevolazione; innanzitutto già dal prossimo anno il 110 pieno non ci sarà più. Infatti, l’agevolazione passerà dal 110 al 90%.

C’è la proroga di un anno per gli edifici unifamiliari, tuttavia solo in pochi potranno sfruttare il superbonus.

Infatti, nel 2023 potranno accedere al superbonus edifici unifamiliari solo i contribuenti:

  • titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (Usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi);
  • se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale;
  • titolari di un reddito di riferimento rapportato a uno specifico quoziente familiare, non superiore a 15.000 euro.

Nei fatti, i familiari conviventi non potranno sfruttare il superbonus. Stesso divieto vale per gli inquilini.

La Cilas al 25 novembre

In alcuni casi, come da previsioni del decreto Aiuti-quater, il superbonus rimarrà al 110%.

In particolare, si potrà ancora prendere il superbonus al 110 anziché al 90, sia per i lavori condominiali sia
quelli su villette ed edifici unifamiliari (compresi i lavori di demolizione e ricostruzione degli edifici), solo se la CILAS è stata presentata entro la data del 25 novembre.

Tale condizione vale anche  per le unita’ immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari:

  • funzionalmente indipendenti e che
  • dispongano di uno o piu’ accessi autonomi dall’esterno.

Ad esempio, rispetto alle villette a schiera.

Per i lavori di demolizione e di ricostruzione, rileva la data di avvio delle relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo (non sono fatti in CILA).

Dunque, entro il 25 novembre deve risultare presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Per i lavori condominiali, è richiesto inoltre che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022.

Inoltre, possono sfruttare il 110 pieno fino al 31 marzo 2023, i proprietari di edifici e villette unifamiliari con lavori che hanno raggiunto uno stato di avanzamento del 30 per cento entro il 30 settembre 2022.

Possibilità di proroga saltate. La Cilas rimane al 25 novembre

Nei giorni scorsi, era trapelata la voce che il termine per presentare la Cilas superbonus, sarebbe stato prorogato al 31 dicembre; la proroga avrebbe dovuto essere fissata con un emendamento inserito in fase di conversione in legge del DL 176/2022.

Tuttavia, è notizia di ieri che non ci sarà alcuna riapertura dei termini per la presentazione della Cilas superbonus. Lo ha dichiarato ieri  Giovambattista Fazzolari (Fdi), sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri: “il superbonus non lo proroghiamo, anche perché non è quello il problema”.

Dunque, si tratta di una netta chiusura che fa cadere le speranze di quanti speravano ancora di poter beneficiare del superbonus al 110% anziché al 90%.