Dal 5 agosto 2021, dopo il via libera della Conferenza Unificata Stato-Regioni, è ufficialmente in vigore il nuovo modulo CILA per il bonus 110 che recepisce le novità previste dal decreto Semplificazioni.

Il modello è unico a livello nazionale (quindi non varia da comune a comune). Questo un primo vantaggio (lo si può scaricare da vari siti internet ed è lo stesso per tutti).

Ricordiamo in premessa che il menzionato decreto Semplificazioni ha stabilito che i lavori da bonus 110 rappresentano interventi di manutenzione straordinaria e, quindi, come tali, per la loro realizzazione è sufficiente presentare al comune in cui si trova l’immobile la sola CILA (Certificazione di inizio lavori asseverata).

Semplicità della compilazione

Il modello CILA riferito al bonus 110 è molto più semplice e intuitivo da compilare dato lo snellimento dai dati da riportarvi. Se poi i lavori interessano edifici la cui costruzione è stata completata prima del 1° settembre 1967 è sufficiente una dichiarazione in tal senso.

Non è più necessario l’attestazione di stato legittimo ma è sufficiente la dichiarazione del progettista di conformità dell’intervento da realizzare.

Ciò, secondo quanto rilevato dal Dipartimento di Finanza Pubblica, comporterà un risparmio di spesa di almeno 110 milioni di euro (la procedura di attestazione dello stato di legittimo, infatti, è particolarmente complessa e onerosa).

Il nuovo modello CILA nel bonus 110: è una certezza per tutti

Snellita anche la documentazione da allegare al modello. L’elaborato da presentare, infatti, come rileva anche il Dipartimento di Finanza Pubblica sul proprio sito istituzionale, si concretizza nella descrizione dell’intervento da realizzare.

Gli eventuali elaborati grafici, invece, saranno presentati soltanto se indispensabili. Inoltre, per gli interventi in edilizia libera, basterà una semplicissima descrizione dell’intervento nel modulo.

Altra cosa da evidenziare è che il modello CILA per il bonus 110, essendo unico per tutti a livello nazionale, conferisce certezza a tutti i soggetti coinvolti (imprese, tecnici, contribuenti e enti locali).

Il nuovo modello “è la prova del nuovo corso impresso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: fare presto, bene e insieme. Per facilitare la vita ai cittadini e alle imprese. Per la crescita e lo sviluppo del Paese” (così il ministro Brunetta).

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