Alla fine la nuova stretta del governo è arrivata. Complice il comportamento irresponsabile di molte persone che non osservano le norme di contenimento da coronavirus (sono state effettuate quasi 9.500 denunce penali in 9 giorni, il triplo che in Corea), sono state disposte nuove misure restrittive.

Con apposita ordinanza, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto nuovi divieti che interessano in particolar modo la libera circolazione delle persone che si allontanano da casa senza un valido motivo. Le nuove misure sono in vigore dal 21 marzo e sono valide fino al 25 marzo, salvo proroga che verrà valutata a tempo debito.

Vediamole.

Parchi e giardini chiusi

Su tutto il territorio nazionale “è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”. Tale divieto è stato già adottato da molte Regioni anticipando la decisione del governo, ma ora la disposizione è valida per tutto il territorio nazionale. Ogni abuso sarà quindi sanzionato con 206 euro di multa e l’arresto fino a 3 mesi, salvo commissione di più grave reato. Dal 21 marzo dovranno restare chiusi anche bar e punti di ristoro nelle stazioni ferroviarie, lacustri ed aree di servizio ad esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto. Restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Vietato il jogging lontano da casa

Ma la misura restrittiva più attesa riguarda lo sport. Diventa vietato svolgere attività motoria, se non nei pressi della propria abitazione e individualmente, in ogni caso nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Questa restrizione interessa in particolar modo i runners abituati a percorre chilometri per le vie cittadine, nei parchi o lungo i sentieri. Se si verrà fermati a un controllo distanti dalla propria abitazione, anche se da soli, si incorrerà nella sanzione prevista dalla legge per le violazioni delle norme di contenimento del contagio COVID-19.

La corsa è infatti intesa come attività motoria e non potrà essere svolta in luoghi diversi da quelli alla propria abitazione. I controlli saranno intensificati anche con militari dell’esercito, già in servizio nelle principali città (a Milano ne sono arrivati 114).

A Milano arriva l’esercito

A Roma rigorosi controlli sono stati disposti anche su chi si sposta a piedi, senza svolgere attività motoria. “Si raccomanda fermezza nei controlli degli spostamenti a piedi” –  si legge nella disposizione di servizio decisa dal Comando generale della Polizia locale di Roma che prevede anche maggiori verifiche nei parchi -. “Esiste un preciso divieto di ingresso nei parchi ed anche l’esercizio di attività motoria deve essere svolta nel rispetto del distanziamento interpersonale ed evitando aggregazione di persone“. Allo scopo saranno pienamente utilizzate le videocamere installate dal Comune in città, così come sta già avvenendo in molti centri urbani italiani.