Come saranno distribuiti i soldi del reddito di cittadinanza da nord a sud? Sulla carta si tratta di un sussidio nazionale quindi l’erogazione avviene a favore di chi possiede i requisiti, a prescindere dalla regione di residenza e non sono previsti tetti massimi alla copertura locale. Tuttavia, partendo proprio dai requisiti, è possibile evidenziare alcune tendenze nette e marcate.

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L’Istat e l’Ufficio parlamentare di bilancio hanno stimato una platea di beneficiari del reddito di cittadinanza pari a circa 3 milioni e mezzo di persone.

Come sono distribuite queste ultime? Basandosi sui requisiti previsti, si può preventivare che l’incidenza delle domande sarà nettamente superiore al Sud e al Centro.

Basta mettere a confronto le immagini che sono giunte ieri da alcuni uffici postali di città calde come Roma, Bari, Napoli o Palermo con Milano o Torino, per rendersi conto della distribuzione geografica delle domande per il reddito di cittadinanza. Al Nord infatti la percentuale dei beneficiari del reddito di cittadinanza supera di poco la metà dell’incidenza della povertà assoluta (il RdC raggiunge il 3,1% nel Nord-Ovest e il 2,6 per cento nel Nord-Est, a fronte di una incidenza della povertà assoluta, rispettivamente, del 5,7 e del 4,8%). Le regioni in cui sarà erogato l’importo del reddito di cittadinanza più consistente sono in assoluto Sicilia e Campania (più del 12% degli aventi diritto).
Di che importo pro capite parliamo? Sempre stando alle stime di cui sopra si prevede un sussidio medio pro capite di 2.171 euro annui; secondo l’Upb il 5,5 per cento dei richiedenti aventi diritto riceverà un importo superiore a 6.000 euro annui, mentre per circa il 60 per cento dei percettori l’importo si fermerà a 3.000 euro l’anno. Per meno del 25% dei percettori il sussidio scenderà ancora sotto 1.000 euro l’anno.

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