Chi ha problemi con la giustizia ed ha necessità di difendersi in un’aula del tribunale davanti ai giudici, ha la possibilità di avare l’avvocato gratis. Nel nostro Paese, infatti, c’è il gratuito patrocinio.

L’avvocato gratis però non spetta a tutti ma solo a coloro che si trovano in determinate condizioni di disagio economico.

Volendo andare nel dettaglio, il gratuito patrocinio garantisce a tutti i cittadini, in possesso di determinati requisiti di reddito, di usufruire della tutela legale senza farsi carico delle spese processuali (ad esempio parcella dell’avvocato, contributo unificato, ecc.).

Ma chi ha il reddito di cittadinanza può essere difeso gratuitamente da un avvocato? Oppure il fatto che, comunque, avendo un’entrata economica (rappresentata appunto dal reddito di cittadinanza) è escluso automaticamente dal patrocinio gratuito?

Il requisito per avere il gratuito patrocinio

Il gratuito patrocinio spetta, nel particolare, a chi presenta una situazione reddituale che non supera un certo limite.

Tale limite è stabilito con apposito decreto del Ministero della Giustizia ed è adeguato (ogni due anni) in base all’indice ISTAT utilizzato per le rivalutazioni monetarie. L’ultimo aggiornamento è quello del decreto 23 luglio 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 30 gennaio 2021. Il provvedimento ha fissato il limite di reddito per accedere al patrocinio gratuito a 11.746,68 euro. Quello stabilito, invece, dal precedente provvedimento del 2018 era di 11.493,82 euro.

Come calcolare il limite di reddito

La verifica deve essere fatta prendendo a riferimento il reddito imponibile ai fini IRPEF, risultante dall’ultima dichiarazione redditi personale presentata. Quindi, ad esempio, per l’accesso al gratuito patrocinio ora ad ottobre 2022 bisogna prendere a riferimento il reddito come risultante dal Modello 730/2022 (anno d’imposta 2021).

Laddove però l’interessato conviva con il coniuge o con altri familiari, il reddito di riferimento deve essere la somma dei redditi conseguiti nello stesso periodo da ogni componente della famiglia. In tal caso a, i limiti di reddito sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno di essi (art. 92 Testo unico spese di giustizia).

A chi fare domanda per il gratuito patrocinio

Per ottenere la difesa gratuita, oltre a dover rispettare il citato limite, occorre presentare apposita richiesta:

  • al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del luogo in cui si svolge il processo (se trattasi di vertenza civile)
  • all’ufficio del magistrato innanzi al quale pende il processo (se trattasi di vertenza penale).

I requisiti per il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza, come noto, è un sussidio erogato dall’INPS (dietro domanda) a chi vive in condizioni di disagio economico. Il sussidio è mensile è varia a seconda della situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare.

In dettaglio, il reddito di cittadinanza spetta purché il nucleo familiare abbia tutti i seguenti requisiti:

  • ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro annui
  • patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro
  • patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso
  • reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Inoltre è necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:

  • autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità)
  • navi e imbarcazioni da diporto.

Gratuito patrocinio e reddito di cittadinanza (le regole)

Come visto, dunque, sia per l’accesso al gratuito patrocinio che per il reddito di cittadinanza, il legislatore stabilisce la necessità di rispettare determinate condizioni di reddito.

Per il patrocinio gratuito c’è un riferimento alla dichiarazione dei redditi. Per il reddito di cittadinanza c’è il riferimento all’ISEE. Il reddito di cittadinanza, ricordiamo, è anche esente da imposta. Questo significa che non è da riportarsi in dichiarazione redditi. Quindi, chi percepisce solo questo sussidio è esentato dalla dichiarazione.

Tra i due NON c’è assolutamente incompatibilità. Nel senso che, chi percepisce il reddito di cittadinanza ha diritto ad accedere anch’esso al gratuito patrocinio, a condizione ovviamente che rispetti il limite reddituale previsto (11.746,68).

L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, nella Risposta n. 313 del 30 aprile 2021, ha chiarito che, il reddito di cittadinanza, nonostante esente da imposte, deve essere considerato ai fini della verifica del citato limite per l’accesso alla difesa gratis. Questa cosa è stata ribadita anche nella Risposta n. 31 del 19 ottobre 2022.