Nel riconoscimento della 104 un ruolo principale è quello del medico di base. È da lui che parte l’iter. Senza il medico di famiglia, o comunque di un medico certificatore, la pratica non può avviarsi.

È lui che deve trasmettere il certificato telematico all’INPS e solo dopo il soggetto interessato potrà fare domanda e avviare la procedura che porterà al riconoscimento o meno dell’invalidità/disabilità da parte della commissione medica competente.

L’iter per la domanda 104

Il medico di base o altro medico certificatore, è il primo soggetto a cui bisogna rivolgersi per avviare l’iter di riconoscimento della 104.

Il dottore deve compilare un certificato online inviandolo all’INPS.

Tale certificato deve indicare, oltre ai dati anagrafici del richiedente, la storia delle patologie, la diagnosi e ulteriori informazioni che dovranno poi essere accertate dalla commissione medica.

La ricevuta completa del numero univoco del certificato trasmesso e una copia del certificato medico originale devono essere rilasciati al paziente.

Tale certificato ha una validità di 90 giorni. In quest’arco temporale il soggetto interessato deve presentare domanda per la 104 all’INPS. La domanda la si può fare direttamente online sul sito INPS (bisogna autenticarsi con SPID, CIE o CNS). In alternativa è possibile rivolgersi a enti di patronato o associazione di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Ma quanto tempo ci vuole per aver riconosciuto il diritto alla 104? Dopo aver trasmesso la domanda bisogna aspettare la convocazione per la visita medica da parte di una commissione appositamente nominata. In genere ciò avviene entro 45 giorni dalla domanda. Successivamente alla visita, la commissione stilerà il verbale che lo farà pervenire al richiedente la 104. Contro tale verbale è ammesso ricorso.

Riconoscimento 104, il certificato del medico di famiglia

Tutto parte, dunque, dal medico di base o altro medico certificatore. Il medico certificatore è colui che è accreditato INPS e abilitato a trasmettere certificati per il riconoscimento della 104.

Nella compilazione del certificato, il medico deve indicare, come detto oltre ai dati anagrafici del paziente, la storia delle patologie e la diagnosi che supporta il riconoscimento dell’handicap. Inoltre, deve indicare anche altre informazioni, come ad esempio:

  • se sussistono i requisiti per la concessione di indennità di accompagnamento barrando le caselle “non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” e/o “non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”, in realtà non indispensabile se si tratta di una domanda esclusivamente per il riconoscimento dell’Handicap;
  • se il soggetto ha una patologia oncologica in atto e in questo modo con la possibilità di accelerare l’iter;
  • ecc.

Altra cosa importante è che nel certificato il medico barri la casella “handicap” e NON quella “disabilità”. Quest’ultima, infatti, deve essere barrata per la richiesta della scheda funzionale per i soggetti invalidi in misura uguale o superiore al 46% ai fini dell’iscrizione nelle liste di collocamento come persona disabile.

Riassumendo…

  • il riconoscimento della 104 parte dal medico di famiglia o altro medico certificatore
  • questi compila il certificato online all’INPS in cui riporta oltre ai dati anagrafici, anche la storia delle patologie, la diagnosi e altre informazioni che vadano a giustificare il riconoscimento dell’handicap
  • il certificato vale 90 giorni. In questo tempo bisogna fare domanda 104 all’INPS e aspettare poi la convocazione per la visita
  • dopo la visita arriverà il verbale di riconoscimento o non riconoscimento della 104.