Cambiano i tassi di interesse per la cessione del quinto di pensione. Chiedere soldi in prestito al Inps dal 1 gennaio 2022 costa di più per effetto dell’aumento dell’inflazione e della conseguente crescita del tasso legale.

A spiegarlo è l’Inps con il messaggio numero 95 dello scorso 10 gennaio 2022 con il quale sono elencate le variazioni degli interessi sulla cessione del quinto di pensione. Il periodo di riferimento va dal 1 gennaio al 31 marzo 2022.

Cessione quinto pensione più caro dal 1 gennaio

Per il primo trimestre 2022 i tassi variano in base all’importo richiesto e per classi di età.

Nel dettaglio, i tassi dei prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto della pensione, sono i seguenti:

  • 10,97% fino a 15.000 euro
  • 7,09% oltre i 15.000 euro

In base a questi valori è determinato il TAEG, cioè i tassi effettivi globali che banche e intermediari applicano ai prestiti con cessione del quinto della pensione.

  • fino a 59 anni 8,21% fino a 15.000 euro, oltre 6,11%
  • da 60 a 64 anni 9,01% fino a 15.000 euro, oltre 6,91%
  • da 65 a 69 anni 9,81% fino a 15.000 euro, oltre 7,71%
  • da 70 a 74 anni 10,51% fino a 15.000 euro, oltre 8,41%
  • da 75 a 79anni 11,31% fino a 15.000 euro, oltre 9,21%
  • oltre i 79 anni 17,71% fino a 15.000 euro, oltre 12,85%

Come si può notare, i tassi d’interesse salgono con l’aumento dell’età del pensionato. Per la classe di età “oltre i 79 anni” i tassi soglia coincidono con i tassi soglia usura di legge.

La procedura quote quinto

In base alla nuova procedura per la cessione del quinto della pensione, qualora banche e intermediari dovessero applicare tassi superiori a quelli indicati sopra scatta il blocco automatico del finanziamento.

Tale funzione inibisce, pertanto, la notifica telematica, da parte delle banche e degli intermediari finanziari, dei piani di cessione del quinto della pensione qualora i tassi applicati risultino superiori a quelli convenzionali.

Se, invece, la procedura di verifica dà l’ok, l’Inps addebita periodicamente la quota da restituire alla banca o all’intermediario direttamente sulla pensione, entro il limite massimo di un quinto della pensione.