Cessione del credito con Poste italiane. La cessione dei crediti edilizi da superbonus, bonus facciate, bonus ristrutturazione, può essere effettuata anche in favore di Poste italiane. Di recente, il portale per la cessione dei bonus è stato aggiornato con le regole di cessione che devono tenere in considerazione coloro che hanno ristrutturato la propria casa beneficiando del superbonus o di altri bonus edilizi e che poi intendono cedere il relativo credito d’imposta.

La cessione del credito in favore di Poste italiane può essere effettuata nel rispetto di una precisa condizione.

Scopriamo insieme di cosa si tratta.

La cessione del credito

Il DL 50/2022, cosiddetto decreto Aiuti ha liberalizzato la cessione del credito effettuata dalle banche in favore dei propri correntisti, comprese le piccole imprese e i professionisti. La cessione del credito non può riguardare i clienti privati o consumatori finali. Detto ciò, ora per le imprese potrebbe essere conveniente acquistare il credito per poi pagare imposte e contributi. Rimane fermo che la prima cessione  è libera, dunque colui che paga i lavori o l’impresa che li ha eseguiti, può cedere il credito a chi meglio crede. Anche in favore di privati.

La 2° e la 3° cessione possono essere effettuate solo nei confronti di banche, altri intermediari finanziari e società appartenenti a un gruppo bancario iscritti nei rispettivi albi tenuti dalla Banca d’Italia (articolo 106 e articolo 64, Dlgs n. 385/1993) o imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia (soggetti qualificati).

La banca può cedere il credito ai propri correntisti una volta che ne entrata in possesso e senza attendere la quarta cessione.

La cessione del credito con Poste

Il credito può essere ceduto anche in favore di Poste italiane.

Attenzione, la cessione del credito in favore di Poste può essere effettuata nel rispetto di una precisa condizione.

In particolare, Poste italiane prende solo i crediti da prima cessione ossia solo i crediti da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi costi (c.d. prime cessioni).

Sul sito ufficiale è specificato che:

Poste Italiane valuterà l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente a valle della loro disponibilità alla cessione sulla piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Chiunque voglia chiedere la cessione del proprio credito d’imposta a Poste Italiane è tenuto a leggere con attenzione i paragrafi che seguono al fine di valutare con piena consapevolezza i requisiti oggettivi e soggettivi, il set documentale richiesto e la tempistica del processo. Poste Italiane non assume alcun obbligo a contrarre, riservandosi di valutare a proprio insindacabile giudizio l’eventuale accettazione delle singole richieste di cessione.

Il cliente, sino all’accettazione da parte di Poste Italiane sulla piattaforma cessioni crediti d’imposta dell’Agenzia delle Entrate, potrà recedere dalla richiesta di cessione senza penali.

I documenti d consegnare a Poste italiane

Tra i vari documenti da consegnare alle Poste (anche on line) ai fini della cessione del bonus, rientrano:

  • Copia dell’asseverazione dei lavori eseguiti cui fa riferimento il credito d’imposta;
  • Dichiarazione dell’asseveratore in merito all’effettivo svolgimento dei lavori ed alla congruenza degli stessi rispetto al valore dell’immobile;
  • Copia del “modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta” trasmesso dall’Intermediario Fiscale all’Agenzia delle Entrate, con relativa ricevuta rilasciata da quest’ultima.
  • Copia di una dichiarazione del medesimo Intermediario Fiscale, nella quale l’Intermediario Fiscale attesta che il “modulo di comunicazione”  è conforme a quello da lui trasmesso all’Agenzia delle Entrate.
  • Una Copia dei bonifici da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
  • Copia di un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento sull’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane (e.g., visura catastale storica per la proprietà, contratto di locazione o comodato d’uso per il godimento).
  • Ecc.

Le tempistiche per la cessione

Il procedimento di cessione con Poste richiede tempi piuttosto lunghi.

Infatti, tra controlli e accettazione del credito nonché fino alla liquidazione del corrispettivo, passano circa 2 mesi e mezzo che vanno a sommarsi ai tempi necessari all’Agenzia delle entrate per fare i controlli preventivi.

Dunque, molto di più dei dodici giorni richiesti in media sulla piattaforma SiBonus.