A breve, l’Agenzia delle entrate pubblicherà una circolare con la quale informerà banche e contribuenti che gli errori formali nelle comunicazioni delle opzioni sconto in fattura e cessione del credito inviate al Fisco, non pregiudicheranno la validità delle opzioni stesse.

Negli ultimi mesi le banche, chiamate dall’Agenzia delle entrate e dalla Banca d’Italia a serrati controlli sui crediti edilizi, anche ai fini antiriciclaggio, stanno rifiutando cessioni del credito a causa della presenza di errori formali nelle comunicazioni di sconto in fattura e cessione del credito inviate al Fisco.

Le comunicazioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura

Le opzioni di sconto in fattura o cessione del credito devono essere comunicate al Fisco.

La comunicazione deve avvenire entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese.

Dunque le opzioni per le spese 2021, avrebbero dovuto essere comunicate entro il 16 marzo.

Tuttavia, il termine è stato dapprima prorogato al 7 aprile e poi successivamente al 29 aprile (art.10-quater D.L. 4/2022).

Le società e i titolari di partita Iva ossia coloro che presentano la dichiarazione dei redditi entro il prossimo 30 novembre, avranno tempo fino al 15 ottobre 2022 per inviare al Fisco la comunicazione di sconto in fattura o cessione del credito per le spese 2021.

A breva la circolare salva crediti

Nella comunicazione con la quale il contribuente, direttamente o tramite un intermediario, informa il Fisco di aver optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, bisogna indicare diversi dati.

Ad esempio, nel modello di comunicazione, c’è uno spazio apposito per indicare i dati catastali dell’immobile:

  • Codice Comune,
  • Tipologia immobile (T/U),
  • Sezione Urbana/Comune catastale,
  • Foglio Particella Subalterno.

In molti casi, anche l’errata indicazione del subalterno ha portato le banche a rifiutare la cessione del credito una volta avviata la pratica.

Proprio per evitare che errori meramente formali possano bloccare i crediti, lasciando il contribuente senza via d’uscita, a breve l’Agenzia delle entrate pubblicherà una circolare con la quale informerà banche e contribuenti che gli errori formali nelle comunicazioni delle opzioni sconto in fattura e cessione del credito inviate al Fisco, non pregiudicheranno la validità delle opzioni stesse.

Sicuramente si tratta di una buona notizia che permetterà di superare tutte quelle situazioni in cui, nonostante il contribuente abbia le carte in regola per cedere il credito alla banca, l’eccessiva prudenza di questa, ha portato alla mancata accettazione del credito stesso.