Le Poste hanno bloccato l’acquisizione di crediti edilizi relativi a spese 2021. Si tratta di spese per le quali solo in parte hanno avuto applicazione i rigidi paletti sui controlli introdotti con il D.L. 157/2021, decreto Antifrode.

Chi aveva già comunicato la cessione alle Poste, nel senso che tramite l’apposita piattaforma aveva chiesto alle Poste di acquisire il proprio credito, sta ricevendo la lettera con la quale gli viene comunicato il rifiuto alla proposta di cessione.

Detto ciò, quali sono i possibili rimedi per i contribuenti? L’inserimento della detrazione in dichiarazione dei redditi è l’unica soluzione?

Le Possibili soluzioni per il contribuente

Una volta ricevuta la lettera di diniego da parte delle Poste, il contribuente deve valutare bene cosa fare.

Le alternative sono due:

  1. trovare un altro canale di cessione, ossia cedere il credito ad altri soggetti quali banche, altri intermediari finanziari o imprese di assicurazione (vedi D.L. 13/2022);
  2. riportare la prima rata del bonus quale detrazione in dichiarazione dei redditi per poi, il prossimo anno, cedere le rate residue.

Queste sono le soluzioni percorribili.

Si avvicina la scadenza del 7 aprile

Le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, ex art.121 del D.L. 34/2020, decreto Rilancio, devono essere comunicate al Fisco.

Le opzioni per le spese sostenute nell’anno n devono essere comunicate entro il 16 marzo dell’anno n+1.

Con il provvedimento del 3 febbraio 2022, provv. Prot. n. 2022/35873 , considerato che la dichiarazione dei redditi precompilata sarà resa disponibile a partire dal 30 aprile 2022, per consentire ai contribuenti e agli intermediari di disporre di un più ampio lasso di tempo per trasmettere le comunicazioni delle opzioni per gli interventi edilizi, per le spese sostenute nel 2021, nonché per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, la comunicazione dovrà essere trasmessa entro il 7 aprile 2022, anziché entro il 16 marzo.

Difatti, rimane meno di un mese per comunicare all’Agenzia delle entrate le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per le spese 2021.

Considerato l’impasse in cui si trovano i crediti 2021, sarebbe opportuno valutare una proroga della scadenza del 7 aprile.

Quantomeno per dare al contribuente che ha ricevuto il diniego da parte delle Poste di trovare altri canali di cessione del credito.