Dopo i ritardi e le problematiche emerse durante l’emergenza Covid, l’Inps ha reso operativa una nuova procedura automatizzata Cigo, che ha come obiettivo principale quello di migliorare i tempi, l’accuratezza delle valutazioni e il tracciamento dei controlli di quella che rappresenta la fase 1 della Cassa Integrazione Ordinaria, quella delle domande di prenotazione da parte delle aziende e dell’autorizzazione necessaria ai successivi pagamenti.

Ma cosa cambia, in concreto, con l’introduzione di questi nuovi meccanismi?

Cassa Integrazione, dopo i ritardi e i disguidi legati all’emergenza Covid arriva la nuova procedura automatizzata Cigo

Con il decreto-legge 18/2020, il cd.

Cura Italia“, il Governo ha introdotto a marzo 2020 tutta una serie di misure a sostegno del reddito previste per i casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi connessi all’emergenza Covid in Italia. Tra le prestazioni a supporto delle attività produttive su tutto il territorio nazionale, anche la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e l’assegno ordinario, nonché la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per le aziende che si trovano in Cassa Integrazione Straordinaria, in Deroga e l’Assegno ordinario del Fondo di Integrazione Salariale (FIS).

A maggio, con il decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) nuove modifiche sono state approvate in materia di integrazioni salariali e trattamenti a sostegno del reddito connessi alla crisi scatenata dall’epidemia da Coronavirus in Italia. In questo modo, rivedendo quanto disposto dal precedente decreto Cura Italia, è stata riconosciuta all’INPS la possibilità di anticipare una parte dei trattamenti di integrazione salariale in deroga per il prolungamento oltre le nove settimane, sotto richiesta del datore di lavoro che avrebbe potuto richiedere all’Istituto, da quel momento in poi, di provvedere al pagamento diretto della prestazione nella misura del 40% delle ore autorizzate nell’intero periodo.

La gestione delle domande, quindi, è stata affidata fin dall’inizio all’INPS, che – probabilmente a causa della situazione senza precedenti – nel corso dei mesi ha dovuto gestire un innumerevole mole di richieste, verifiche e versamenti, il che ha spesso comportato ritardi o disguidi che hanno reso complicata la comunicazione tra Pubblica Amministrazione e contribuenti.

La nuova procedura automatizzata per le domande Cigo, quindi, si inserisce in questo contesto, arrivando – non a caso – con il presupposto di rendere più snello e semplice l’intero iter procedurale.

Domande Cassa Integrazione Covid: come funziona la nuova procedura automatizzata Cigo

Dal 18 marzo sono attivi i nuovi meccanismi di automazione dei procedimenti INPS per le domande di autorizzazione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (Cigo) con causale “Covid-19”. Con l’obiettivo di migliorare i tempi, l’accuratezza delle valutazioni e il tracciamento dei controlli, l’iter preventivo alle autorizzazioni – dall’accesso al riconoscimento della Cassa Integrazione stessa – prenderà in considerazione tutte le domande con causale “Covid-19” escluse quelle relative a “Sospensione CIGS”, che necessitano di essere verificate direttamente dalla sede INPS locale, con particolare riguardo alle cinque fasi della gestione delle domande Cigo Covid, ovvero:

  • caricamento domande telematiche su Sistema Unico;
  • caricamento domande da Sistema Unico nella procedura “Nuova istruttoria Cigo”;
  • esecuzione controlli di preistruttoria;
  • esecuzione controlli di istruttoria;
  • definizione delle domande validate.

La nuova procedura automatizzata per le autorizzazioni di Cigo è stata testata con successo presso alcune sedi dell’Istituto e poi rilasciata in via definitiva per essere utilizzata dagli uffici INPS su tutto il territorio.

“Le innovazioni tecnologiche introdotte consentiranno una più efficace istruttoria delle domande di autorizzazione presentate dalle aziende e, di conseguenza, maggiore tempestività nei pagamenti della prestazione ai lavoratori. Al contempo, gli interventi procedurali limiteranno i rischi di errore, perché i requisiti saranno verificati con riscontri automatici rispetto alle informazioni presenti nelle banche dati dell’Istituto e richiameranno l’intervento degli operatori solo se effettivamente necessario per risolvere particolari criticità”, ha spiegato in una nota l’Inps.

Cassa Integrazione Covid 2021: le novità della Legge di Bilancio

Dallo scoppio della pandemia ad oggi, specie in ambito previdenziale, molte sono le cose che sono cambiate. Con particolare riferimento alla Cassa Integrazione, va ricordato che la legge di bilancio 2021 ha dettato nuove disposizioni sui trattamenti di integrazione salariale connessi all’emergenza epidemiologica da Covid-19. In particolare, è stato introdotto un ulteriore periodo di trattamenti di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (Cigo), Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD), assegno ordinario (ASO) e Cassa Integrazione Speciale Operai Agricoli (CISOA).
Il periodo aggiuntivo può essere richiesto da tutti i datori di lavoro che hanno dovuto interrompere o ridurre l’attività produttiva per eventi riconducibili al Covid-19, a prescindere dal precedente utilizzo degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2020, mentre è possibile richiedere la concessione della Cassa Integrazione e dell’assegno ordinario, per periodi decorrenti dal 1° gennaio 2021, per una durata massima di 12 settimane. I trattamenti di Cigo devono essere collocati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021, quelli di assegno ordinario e CIGD tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021.