Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Lo scrisse san Matteo in un momento di grande ottimismo“, afferma Romano Battaglia. Nella realtà dei fatti, purtroppo, non sempre a ogni richiesta si ottiene una risposta affermativa. Anzi, nella maggior parte dei casi, complice anche la burocrazia farraginosa, riuscire ad accedere a delle agevolazioni risulta particolarmente complesso.

Lo sanno bene le tante famiglie e aziende che nel corso degli ultimi anni hanno deciso di dare il via a dei lavori in casa.

Ciò sapendo di poter beneficiare dei vari bonus edilizi messi in campo dal Governo. Proprio quest’ultimi, però, sono stati di recente oggetto di modifiche non indifferenti. Ecco cosa è cambiato.

Tutti i casi in cui è ancora possibile chiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito

“L’anno scorso, attraverso una riunione condominiale straordinaria, abbiamo deciso di approvare la sostituzione della caldaia. La relativa installazione, così come concordato con l’azienda fornitrice, avverrà a inizio maggio 2023. Abbiamo diritto oppure no di beneficiare dello sconto in fattura o cessione del credito?“, ci chiede un nostro lettore.

Ebbene, a fornire una risposta in merito ci pensa il Ministero dell’Economia e delle Finanze che sul proprio sito ricorda come a partire dal 17 febbraio 2023 non sia più possibile beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura per i nuovi interventi. Queste soluzioni, però, possono essere ancora utilizzate nel caso in cui i soggetti interessati abbiano già dato il via ai lavori. E, ovviamente, presentato la Cila entro le tempistiche indicate dalla normativa.

Entrando nei dettagli, è bene sapere che in caso di lavori di edilizia libera, ovvero infissi, caldaie, pompe di calore e tende da sole, è possibile ottenere ancora lo sconto in fattura o cessione del credito. Questo a patto che i lavori abbiano avuto inizio entro lo scorso 16 febbraio.

Se, invece, i lavori non sono stati avviati al 17 febbraio 2023, come si evince dalle legge numero 38 del 2023, si può ottenere lo sconto in fattura e la cessione del credito se prima di tale data risulti già stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori.

In alternativa sia il committente che il prestatore d’opera devono attestare, attraverso una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che la data di avvio dei lavori, o della stipula di un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori, è antecedente al 17 febbraio 2023.