Si chiude la sperimentazione cashback di dicembre: a Natale molti utenti hanno provato, nella formula ridotta, ad accumulare pagamenti con carta o bancomat per ottenere, a determinati requisiti che più volte abbiamo approfondito e chiarito, il rimborso del 10% della spesa. Fino ad un massimo di 150 euro. O, almeno, questa è la soglia a cui molti auspicavano avendo fatto almeno dieci operazioni da 150 euro (ricordiamo che il rimborso massimo a transazione era fissato a 15 euro).

Quanto spetta per gli acquisti cashback di dicembre: bonus massimo di 35 euro lordi?

Dunque chi ha fatto da dieci operazioni in su per un importo di 150 euro l’una, dovrebbe ricevere 150 a febbraio come rimborso cashback.

Il condizionale però appare prudentemente d’obbligo. Si perché la normativa autorizza a ridurre l’importo rimborsato qualora i fondi si rivelassero insufficienti. E, come purtroppo accade spesso, la coperta in effetti sembra essere troppo corta. Per la sperimentazione del bonus cashback a dicembre sono stati stanziati circa 200 milioni di euro. Ad aderire al cashback a Natale sono stati poco meno di 6 milioni di italiani. A conti fatti spetterebbero circa 35 euro a testa. Una cifra ben lontana dai 150 euro promessi.

Come iscriversi al bonus cashback 2021

Dal primo gennaio, cambiano anche le modalità per ricevere il cashback.  Gli utenti già registrati a dicembre manterranno l’iscrizione all’app IO e al piano cashback 2021. Il passaggio da una fase all’altra sarà visibile entrando nella sezione ‘Portafoglio’ dell’App Io, in cui sarà aperta una scheda per ogni semestre. Chiaramente cambiano le regole per avere diritto al cashback: sale a 50 a semestre il numero di transazioni richieste ora che la misura diventa strutturale.

Il cashback è lordo: quanto viene scalato per ogni transazione

C’è una cosa su cui pochi si sono soffermati per quanto attiene al calcolo del bonus cashback e che invece, soprattutto ora che si passa da dieci a cinquanta operazioni minime richieste per il rimborso, può fare la differenza.

Molti utenti hanno attivato con la banca un servizio di notifica via sms per ogni transazione di acquisto con la carta di credito. Si tratta di un servizio utile per tenere sotto controllo le spese in uscita dal conto e per intervenire prontamente in caso di clonazione della carta di credito. Ma è un servizio a pagamento. Il costo del singolo sms di notifica varia di banca in banca e in media parte da 16 centesimi ma può arrivare anche a 30 centesimi il che, di fatto, moltiplicato per 50 transazioni, erode l’importo del bonus cashback di ben 15 euro. Oltre al danno la beffa: l’importo del bonus cashback sarebbe inferiore alle aspettative e, peraltro, da intendersi come lordo (anche se avevamo già chiarito che, invece, sul bonus cashback non si pagano imposte e tasse). Intanto vedremo quando arriveranno i primi rimborsi del bonus cashback (a febbraio) quanto spetterà a chi ha partecipato al piano sperimentale di dicembre.