“Chiunque a un certo punto della vita mette su casa. La parte difficile è costruire una casa del cuore. Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare. Un posto dove crescere una famiglia con amore, un posto non per trovare riparo dal freddo ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni; un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita“, afferma Sergio Bambaren.

La casa, d’altronde, è il nostro punto di riferimento.

È il posto dove facciamo ritorno ogni sera dopo tante ore alle prese con le varie attività della vita quotidiana e dove riusciamo ad essere sempre noi stessi, finalmente lontani da possibili occhi indiscreti. Data la sua importanza, quindi, è normale che ognuno di noi desideri avere una casa che risulti la più accogliente possibile.

Più facile a dirsi che a farsi. Questo perché per ottenere il risultato sperato bisogna necessariamente mettere mano al portafoglio. Non sempre però si dispone della liquidità necessaria ad effettuare i vari lavori o acquistare la casa dei sogni. Per questo motivo sono in molti a decidere di volgere il loro interesse verso delle case economiche. Ma conviene davvero?

Case economiche: quanto costa comprare un immobile classe G e ristrutturarlo con i bonus

La direttiva Case Green potrebbe portare con sé delle importanti novità nel settore dell’edilizia. Questo perché molte famiglie potrebbero essere costrette a rivedere le prestazioni energetiche del proprio immobile. Ne sono una dimostrazione i dati emersi da un’indagine commissionata da Confindustria Assoimmobiliare all’Istituto di ricerca SWG per conoscere il punto di vista degli Italiani sui possibili effetti sul mercato immobiliare della nuova Direttiva europea. Ebbene, stando alla ricerca in questione si evince che:

  • “la maggior parte di coloro che hanno intenzione di acquistare una casa dichiara di volere abitazioni di classe A (56%) e sempre una maggioranza (55%) esclude di acquistare le case con valori energetici più bassi – quelli da E a G – anche se tali abitazioni costassero di meno;
  • secondo il 67% degli intervistati, oggi in Italia ci sono poche abitazioni efficienti a disposizione di chi vuole acquistarle;
  • secondo il 71% tutte le nuove abitazioni dovrebbero essere costruite in classe A;
  • i due terzi degli Italiani (67%) temono che le case energeticamente meno efficienti subiranno forti perdite di valore nei prossimi anni, che sarà più costoso ristrutturare le abitazioni (66%) e che nessuno vorrà più acquistare case con classi energetiche basse (59%)”.

Secondo la maggior parte degli intervistati, quindi, comprare delle case in classe G non conviene.

Anche se costano meno, infatti, ci si ritroverebbe a dover fare i conti con delle spese particolarmente alte per effettuare i lavori di ristrutturazione. Questo anche se il 60% degli intervistati pensa che verranno introdotti dei bonus per permettere la ristrutturazione e per costruire nuovi immobili di classe A.