Le casalinghe possono andare in pensione già al compimento dei 57 anni di età. Dal 1997 è infatti previsto che anche chi si occupa unicamente di faccende domestiche e non lavora, né percepisce altre pensioni.

Il trattamento pensionistico anticipato è tuttavia subordinato a stretti requisiti che non tutti conoscono bene. A parte l’età, bisogna avere alle spalle versamenti contributivi importanti solo ed esclusivamente presso il Fondo Casalinghe.

Il Fondo casalinghe

Per ottenere la pensione bisogna però iscriversi al relativo Fondo Casalinghe gestito dall’Inps.

L’iscrizione non è riservata solo alle donne e prevede versamenti mensili con un minimo di 5 anni per poter aver diritto alle prestazioni previste.

Il Fondo Casalinghe è stato istituito solo nel 1997 e chi vi ha aderito dalla sua costituzione può beneficiare al massimo di 25 anni di contribuzione. Le prestazioni che  sono assicurate sono tre:

  • pensione anticipata a 57 anni
  • pensione di vecchiaia a 65 anni
  • rendita per inabilità

In tutti e tre i casi, il requisito minimo da rispettare è quello di aver versato almeno 5 anni di contributi. Oltre al fatto che non bisogna svolgere altra attività lavorativa o percepire altra pensione.

La pensione casalinghe a 57 anni

Le casalinghe, come detto, possono andare in pensione già a 57 anni di età. Ma a quanto ammonterà la rendita? Logico presupporre che non sarà elevata considerato il fatto che il Fondo Casalinghe è relativamente giovane e il sistema di calcolo è interamente contributivo.

Per dare una risposta a questo interrogativo bisogna prima sapere quanto è necessario versare al Fondo. Il minimo tabellare è fissato in 25,82 euro al mese per avere una copertura mensile piena. Ciò però non sarà sufficiente per ottenere la pensione a 57 anni.

L’importo minimo di pensione previsto non deve essere inferiore a quello dell’assegno sociale (468,10 euro al mese) maggiorato del 20%. Quindi, almeno 561,72 euro al mese. Per ottenere tale cifra a 57 anni bisogna avere un montante contributivo pari ad almeno 174 mila euro.

Ciò significa aver versato circa 6.950 euro all’anno per 25 anni.

Pochissime persone avranno questa possibilità, anche perché non è possibile cumulare, totalizzare o ricongiungere i contributi versati nel Fondo Casalinghe con quelli accreditati presso altre gestioni previdenziali. L’alternativa è attendere il compimento dei 65 anni.