“Diciamoci la verità: la casa è importante. Lo dicono tutti: è il migliore investimento. ‘O futuro è ‘a preta! Vai in banca, chiedi un mutuo, e ti viene a costare millecinquecento euro al mese per trentacinque anni. E dato che ’o ragazzo cchiù fortunato oggi piglia seicento euro al mese con un part time, allora capisci veramente che ‘o futuro è’a preta: ‘na grande pretaal collo e finisci ‘e fa’!“, afferma Alessandro Siani.

Ottenere un mutuo non è affatto semplice. Tanti gli elementi presi in considerazione dai vari istituti di credito prima di concedere tale forma di prestito.

Una volta ottenuto, inoltre, il mutuo si rivela essere una delle voci che pesa maggiormente sul bilancio delle famiglie interessate. Se tutto questo non bastasse si teme che la presenza di un mutuo in corso possa impedire la vendita del proprio immobile. Ma è davvero così? Ecco come funziona.

Casa con un mutuo in corso, è possibile venderla?

La banca, è bene sottolineare, non ha alcuna titolarità sull’immobile. L’istituto può solamente iscrivere un’ipoteca come forma di garanzia della restituzione del prestito erogato, con tanto di interessi. Vendere casa con un mutuo in corso, pertanto, è possibile. È necessario, comunque, prestare attenzione ad alcuni accorgimenti onde evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti. Nel caso in cui il mutuo non venga restituito del tutto, infatti, continua a rimanere aperta l’ipoteca e il rischio di un potenziale pignoramento dell’immobile.

Proprio per questo motivo il fatto che vi sia un mutuo in corso garantito da un’ipoteca può influenzare sulla possibile conclusione della compravendita. Una situazione indubbiamente poco piacevole che può essere risolta in modo facile e veloce. A tal fine è opportuno svolgere alcune operazioni preliminari alla compravendita. Innanzitutto bisogna chiedere alla banca i conteggi per poter estinguere anticipatamente il mutuo. Si tratta di una dichiarazione scritta dall’istituto di credito attraverso cui sono indicati in modo bene dettagliato l’importo del debito residuo alla data del rogito notarile.

Ma non solo, viene indicata anche la somma che deve essere versata per estinguere il mutuo e la causale da indicare nel bonifico.

Sostituzione della garanzia, accollo del mutuo ed estinzione

Diverse le strade da poter intraprendere per portare a termine l’operazione di compravendita all’insegna della massima tranquillità. La prima strada, che si rivela essere anche la più gradita e utilizzata, consiste appunto nell’estinzione anticipata del mutuo. Tale operazione può essere effettuata prima dell’atto nel caso in cui il venditore disponga della somma necessaria per pagare in un’unica soluzione il capitale residuo alla banca. Quest’ultima una volta ottenuto il pagamento conferma l’estinzione del mutuo e la cancellazione dell’ipoteca sull’immobile.

In assenza di fondi, invece, il mutuo può essere estinto al momento al rogito. In tal caso l’acquirente della casa consegna un assegno dell’importo pari al debito residuo del mutuo. Tale strumento di pagamento viene rilasciato all’istituto di credito che ha concesso il finanziamento, permettendo in questo modo di dichiarare l’estinzione dell’ipoteca.

Tra le altre strade percorribile, inoltre, si annoverano la sostituzione della garanzia e l’accollo del mutuo. Nel primo caso, in fase di compravendita, deve essere sostituito il bene oggetto della garanzia ipotecaria. In pratica l’ipoteca si sposta su un nuovo immobile, liberando così quello oggetto di vendita. L’accollo del mutuo, invece, vede l’acquirente subentrare nel mutuo del venditore, assumendo di conseguenza il suo debito. In pratica chi acquista casa si impegna anche a pagare il mutuo già in essere.