Chi fa domanda per l’assegno di inclusione (ADI), ed ha i requisiti per avere il sussidio, riceverà la “carta di inclusione”. Qui avrà l’accredito del beneficio per le 18 mensilità previste (rinnovabili per altri 12 mesi, previa sospensione per un mese).

La carta sarà, come quella che era prevista per il reddito di cittadinanza, una normale carta elettronica che potrà essere utilizzata per acquistare beni e servizi e anche per prelevare in contanti o predisporre bonifici. Ma quali sono gli acquisti possibili e quali No? Quanto denaro si potrà prelevare in contanti? Si potrà utilizzare per pagare il mutuo o l’affitto di casa?

Cosa NON si potrà acquistare

Per coloro che fanno domanda per l’ADI, regola dice che, la carta di inclusione sarà consegnata dopo sette giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD) presso le sedi dell’ente gestore (attualmente Poste Italiane).

Anche se manca ancora un provvedimento ufficiale che indichi il dettaglio dei beni e servizi acquistabili, il Ministero del Lavoro fornisce qualche anticipazione nel webinar dedicato all’assegno di inclusione tenutosi nei giorni scorsi. In primis, è fornito l’elenco di cosa non si potrà acquistare (si tratta sostanzialmente degli stessi beni e servizi non acquistabili nemmeno con il reddito di cittadinanza), ossia:

  • Giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità
  • Sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo
  • Giochi pirotecnici
  • Prodotti alcoolici
  • Acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali
  • Armi
  • Materiale pornografico e beni e servizi per adulti
  • Servizi finanziari e creditizi, servizi di trasferimento di denaro e servizi assicurativi
  • Articoli di gioielleria e di pellicceria
  • Acquisti presso gallerie d’arte e affini
  • Acquisti in club privati.

Carta inclusione, c’è l’affitto ma non il mutuo

Lo stesso Ministero del Lavoro, invece, anticipa che il percettore dell’assegno potrà certamente utilizzare la carta inclusione per acquistare beni e servizi di prima necessità per il nucleo familiare (pasta, acqua, latte, abbigliamento, telefonia, ecc.).

Si potrà prelevare in contanti presso gli ATM di Poste italiane e gli ATM bancari in Italia. L’importo massimo prelevabile mensile è fissato in 100 euro moltiplicato per la scala di equivalenza prevista per il calcolo dell’assegno di inclusione stesso.

Sarà, inoltre, possibile:

  • pagare mensile, tramite un unico bonifico da ufficio postale, la rata dell’affitto in favore del locatore indicato nel contratto;
  • pagare le bollette delle utenze (luce, gas, ecc.).

Non sembra, almeno per adesso, prevista la possibilità di pagarci la rata del mutuo. E ciò, in quanto, l’assegno di inclusione prevede un contributo per l’affitto di casa ma non prevede alcun contributo per il mutuo.

Ribadiamo che l’elenco dettagliato di cosa si potrà pagare e cosa non con la carta dovrebbe essere indicato in un nuovo decreto ministeriale. Pertanto, in tale sede potrebbe darsi che entrerà nell’elenco anche la rata del mutuo.

Riassumendo…

  • gli aventi diritto all’ADI riceveranno la carta di inclusione (carta elettronica)
  • la riceveranno dopo 7 giorni dalla sottoscrizione del PAD (patto di attivazione digitale)
  • si potrà utilizzare la carta inclusione per acquistare beni e servizi di prima necessità, per pagare l’affitto e le utenze, oltre che prelevare in contanti (massimo 100 euro al mese moltiplicato per la scala di equivalenza)
  • non si potranno acquistare ad esempio giochi che prevedono vincite, sigarette (anche elttroniche), materiale pornografico, ecc.