Salve, faccio parte anche io del caregiver che ho una figlia di 3 mesi??? 

La figura del caregiver familiare è entrata nel più ampio quadro dell’assistenza familiare da poco e ancora non è chiaro a tutti chi rientra in questo ruolo o chi, invece, non vi rientra.

Il caregiver altro non è che l’assistente familiare, ovvero la figura che si occupa gratuitamente, legata anche da vincoli affettivi, di un congiunto che non sia autosufficiete a causa di patologie invalidanti croniche o a causa dell’età avanzata.

I compiti del caregiver familiare

Oggi si tende a parlare di caregiver soprattutto in ambito pensionistico poiché chi ricopre questo ruolo ha la possibilità, se assiste un familiare invalido in base alla legge 104, articolo 3 comma 3, di accedere alla pensione con qualche anno di anticipo grazie all’Ape sociale (in vigore fino al 31 dicembre 2019) o alla quota 41 (riservata, però, soltanto ai lavoratori precoci).

Il caregiver offre un’assistenza totale o parziale che va a soddisfare le necessità del congiunto assistito, con l’assistenza di tipo fisico (pulizia della casa, somministrazione dei pasti, somministrazione dei farmaci) ma anche all’espletamento delle attività amministrative (riscossione della pensione, pagamento di canoni di locazione o delle utenze ecc…). Rientrano nel compito del caregiver anche il supporto emotivo che vada a stimolare l’attività quotidiana dell’assistito.

Il caregiver, quindi, ha un impegno quotidiano che, sulla base delle condizioni di salute dell’assistito, a volte, può portare a disagi di natura psicologica legati all’ansia, la depressione e l’agitazione.

Tale figura, al momento, non è riconosciuta come una figura professionale in Italia anche se, chi si occupa di un congiunto con disabilità o di età avanzata, deve ridurre il proprio orario di lavoro (a volte si rinuncia del tutto alla propria professione se l’assistenza è molto impegnativa).

Gli unici benefici di cui il caregivers può godere, escludendo la possibilità di pensionamento anticipato, sono quelli legati alla legge 104/1992.

In conclusione

Per quel che la riguarda, quindi, a meno che sua figlia di 3 mesi non sia stata riconosciuta portatrice di grave handicap in base alla legge 104, non rientra nei caregiver.

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