“È il tetto, la sua protezione, la dolcezza dei suoi bordi in discesa, la luce dei suoi angoli, che fa la casa“, afferma Fabrizio Caramagna. Il tetto che sovrasta la casa è per tutti quanti sinonimo di protezione. Basti pensare al fatto che serve ad evitare che le intemperie possano entrare nella nostra abitazione. Chi d’altronde vuole vivere in una casa in cui piove? Oltre al tetto in senso fisico, però, a rivestire un ruolo importante nella vita di tante famiglie sono i tetti metaforici.

Ovvero i limiti che vengono imposti per poter accedere a determinate agevolazioni oppure pagare delle tasse. Proprio in tale ambito si fa largo l’ipotesi di un tetto a famiglia per quanto concerne il pagamento del canone Rai che a breve potrebbe essere dovuto da tutti coloro che possiedono uno smartphone. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Canone RAI sullo smartphone, serve tetto a famiglia per evitare il salasso

Tutti coloro che hanno un contratto di fornitura elettrica devono provvedere al pagamento del canone Rai. Dall’importo pari a 90 euro all’anno, tale tassa viene addebitata direttamente in bolletta. Ritenuta una delle tasse più odiate dai cittadini del nostro Paese, proprio la tassa sulla TV di Stato sarà molto probabilmente a breve oggetto di una riforma. È quanto si può dedurre dalle parole del Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che, in occasione dell’audizione in Commissione di vigilanza dello scorso 27 luglio, ha dichiarato:

“Va aperta una riflessione nel medio periodo. Le nuove modalità di sviluppo e di fruizione, come dimostra Rai Play, consentono di fruire dei contenuti usando vari device. Qualora il presupposto diventasse il possesso di un’utenza telefonica mobile si avrebbe un aumento della platea e quindi una riduzione del costo pro – capite del canone. Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni”. Tale sistema potrebbe comportare “problemi di applicazione, relativi al calcolo di utenze per nucleo familiare: andrebbe individuato un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata”.

Come evitare il pagamento della tassa sulla TV di Stato

L’Unione Europea continua a pressare sull’Italia affinché non addebiti più il canone Rai nella bolletta della luce.

Questo perché tale tipo di riscossione non è  considerata trasparente. Per questo motivo, grazie alla prossima legge di Bilancio, il governo potrebbe apportare delle importanti modifiche in merito. Tra queste, appunto, la possibilità di far pagare tale tassa ai possessori di smartphone. Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, d’altronde, è possibile utilizzare tali apparecchi per vedere i vari programmi anche senza avere la televisione. Dato che il numero di persone che possiedono un telefono è di gran lungo più alto rispetto a coloro che pagano il canone Rai sarà però necessario introdurre dei limiti ad hoc. Il tutto onde evitare di pesare ulteriormente e gravemente sulle famiglie, in particolare su quelle numerose.

In attesa di capire quali decisioni prenderà il Governo in merito alle modalità di pagamento del canone Rai, è bene ricordare che, almeno per il momento, sono in tanti ad aver diritto all‘esonero da tale voce. A poter evitare il pagamento della tassa sulla TV di Stato sono coloro che non detengono alcun apparecchio televisivo, ma anche diplomatici e militari stranieri. Possono beneficiare dell’esonero anche i soggetti con un’età superiore a 75 anni, a patto che registrino un reddito inferiore a otto mila euro all’anno.