Per il canone RAI 2023 massima attenzione. Perché, in base alle attese, a cambiare non sarà solo l’addebito. Visto che c’è in ballo l’ipotesi di uscita della tassa di possesso della Tv dalla bolletta elettrica. Ma a cambiare saranno pure i controlli. Ed allora, questi saranno casa per casa?

La domanda, sul canone RAI 2023, è d’obbligo. In quanto si teme che, con l’uscita della tassa dalla bolletta della luce, possa tornare a crescere l’evasione. Non a caso, per il canone RAI 2023 fuori dalla bolletta elettrica non c’è in ballo solo l’ipotesi di tornare a pagare con il bollettino postale.

Vediamo perché nel dettaglio.

Canone RAI 2023: non cambierà solo l’addebito ma anche i controlli (casa per casa?)

In particolare, per il canone RAI 2023 si vocifera pure in merito all’inserimento della tassa di possesso del televisore in dichiarazione dei redditi annuale. Ovverosia, nel modello 730 proprio al fine di contrastare sul nascere i fenomeni evasivi. Dato che, in tal caso, la tracciabilità dei pagamenti del canone RAI 2023, ed i relativi controlli, sarebbero decisamente più semplici per il Fisco.

In questo caso, inoltre, per il canone RAI 2023 non ci sarebbero i controlli casa per casa che peraltro sono difficili da attuare. Per stanare gli evasori della tassa che per il 2022, lo ricordiamo, è pari a 90 euro. Con addebito in rate mensili sulla bolletta elettrica dal mese di gennaio e fino al mese di ottobre.

Quali scenari dal prossimo anno per la tassa di possesso del televisore

Con l’uscita del canone RAi 2023 dalla bolletta della luce, tra l’altro, potrebbero essere messi a punto provvedimenti di revisione. Proprio per la tassa di possesso del televisore con tante ipotesi sul tavolo. Per esempio, spesso negli ultimi mesi sono emersi i rumors relativi alla possibilità di far pagare in futuro la tassa pure con il possesso di smartphone e tablet.