Per i lavoratori part time chi decide il cambio del turno al lavoro? Decide il datore di lavoro o serve un accordo tra le parti? Rispetto al lavoratore full time, il lavoratore part time svolge l’attività lavorativa con un orario lavorativo ridotto rispetto all’orario convenzionale.

Rispondiamo in questa guida di Investire Oggi ad un quesito pervenuto in Redazione:

“Salve, mia sorella lavora in un ipermercato di una nota catena, ieri sera finito il turno, le è stato comunicato che da maggio è stata spostata dal reparto casse, in cui lavora, al reparto pescheria…il problema è che lei è ragazza madre con un minore di 11 anni, e in pescheria dovrà iniziare a lavorare alle 6…purtroppo con un contratto di 20 ore settimanali non può permettersi una baby sitter che possa accompagnare il figlio a scuola alle 8:30…secondo lei è legale?”.

In altre parole, l’istante ci chiede se la sorella ha un contratto di lavoro part time (20 ore settimanali) e il datore di lavoro le ha chiesto un cambio turno. Purtroppo, la donna ha un bambino piccolo e non può permettersi di pagare una baby sitter, la sorella della lavoratrice part time ci chiede se il datore di lavoro può cambiare il turno di lavoro a suo piacimento oppure se sia necessario un accordo tra le parti.

Contratto part time: che cos’è?

Il Contratto part time è un contratto di lavoro subordinato il cui orario risulta ridotto e la paga è parametrata sulle ore di attività professionale prestate.

I lavoratori con orario a tempo parziale (assunti con contratto di lavoro part time) hanno gli stessi diritti dei dipendenti assunti a tempo pieno, anche se proporzionalmente alla prestazione professionale. Il contratto part time può essere di tre tipi: orizzontale, verticale e misto. Nel part time verticale l’attività è prestata con orario pieno, ma solo in alcune giornate, settimane o mesi.

Nel part time orizzontale l’attività è prestata in tutte le giornate lavorative, ma per un numero minore di ore. Il part time misto è un mix del contratto part time orizzontale e di quello verticale. Il lavoratore dipendente lavora per un minor numero di giornate e con orario giornaliero ridotto.

Contratto Part Time: è possibile modificare l’orario?

Il contratto di lavoro part time deve indicare le ore di lavoro in maniera precisa (giorno, mese, settimana e anno). Il datore di lavoro non può modificare a suo libero piacimento l’orario del turno di lavoro del lavoratore part time, ad eccezione che non esistano dei preventivi accordi.

Pertanto, nel caso riportato nel quesito, il datore di lavoro non può modificare a suo piacere la collocazione temporale della prestazione lavorativa, a meno che il contratto stipulato dalla lavoratrice preveda le cosiddette clausole elastiche. Rispondendo al quesito: sua sorella dovrebbe ricordare se, nel momento della sottoscrizione del contratto, abbia approvato le c.d. clausole elastiche.

Contratto Part time: cosa sono le clausole elastiche?

Le clausole elastiche inserite nel contratto part time sono delle pattuizioni che permettono al datore di lavoro di variare il turno di lavoro o le ore di lavoro. Si ricorda che dall’anno 2015 non è più possibile prevedere clausole elastiche nei contratti part time se non sono previste nel contratto collettivo o se non sono state concordate con il lavoratore.