L’estratto conto dei contributi può essere molto utile per calcolare quanto si prenderà di pensione nel momento in cui si smetterà di lavorare. L’accesso alla pensione infatti (di vecchiaia o anticipata che sia) e il suo importo futuro, dipendono essenzialmente da due fattori: l’età anagrafica e i contributi versati (e indirettamente quindi allo stipendio). Per i dipendenti pubblici è a disposizione un nuovo servizio Inps che permette di calcolare i contributi versati online. Basta accedere all’ “Estratto conto dei dipendenti pubblici”.

In questo modo chi lavora nella Pubblica Amministrazione può disporre di un quadro più chiaro della pensione futura, accedendo a dati quali:

  • stati di servizio;
  • periodi riconosciuti con provvedimenti di riscatto, ricongiunzione o computo;
  • periodi di contribuzione figurativa;
  • retribuzioni utili ai fini pensionistici successive al 31 dicembre 1992, fatta eccezione dei periodi utili ai fini del calcolo di TFR e TFS.

Il servizio quindi permette di calcolare la pensione futura ma, ancora prima, a verificare che tutti i dati in possesso dell’Inps siano corretti e, in caso contrario, segnalare eventuali errori e/o modifiche da apportare per la rettifica della propria posizione assicurativa. Può accadere ad esempio che il datore di lavoro non abbia inserito alcuni periodi contributi rilevanti ai fini dell’accesso alla pensione.

Come far correggere l’estratto conto contributivo

Per correggere la posizione assicurativa, occorre allegare la documentazione che serve a comprovare i periodi o le retribuzioni inesatte, utilizzando uno dei seguenti canali:

  • online, seguendo il percorso: “Tutti i servizi” > “Fascicolo previdenziale del cittadino” > “Posizione assicurativa” > “RVPA dipendenti pubblici”;
  • call center, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803.164 oppure per chi chiama da telefono cellulare il numero 06.164164, a pagamento in base al piano tariffario del proprio gestore telefonico;
  • tramite patronato e soggetti intermediari dell’INPS.

Dopo l’invio della richiesta di correzione, l’INPS avvierà l’istruttoria congiuntamente all’Amministrazione o all’Ente datore di lavoro.

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