Se si cade sul pavimento bagnato o sulle scale, il condominio deve risarcire i danni. Lo ha stabilito una recente sentenza della Corte di Cassazione che non mancherà di sollevare polemiche e far discutere a lungo sulla questione. Eppure può capitare che ci si faccia male scivolando sul pavimento bagnato o sulle scale.

In questo caso il risarcimento, però, non è automatico né semplice. Il condominio e, in subordine l’impresa di pulizie, devono risarcire il danno patito dal condomino o dalla persona che vi accede (si pensi ad esempio al postino o al corriere che devono recapitare una lettera o un pacco al piano) solo se la caduta è stata causata da imperizia o da mancanza di dovuti accorgimenti che segnalino il pavimento bagnato.

La decisione e le motivazioni della Cassazione

Il caso esaminato dalla Corte di Cassazione (sentenza 4129 del 2020) riguarda il danno patito da un uomo che era rovinosamente caduto a terra a seguito di pavimento reso bagnato e scivoloso dalle operazioni di pulizia. In primo grado il ricorrente aveva ottenuto giustizia con un risarcimento di 16 mila euro dall’impresa di pulizia, ma in appello la sentenza era stata ribaltata i giudici avevano valorizzato il principio della prevedibilità dell’evento: la visibilità era buona e il ricorrente, malgrado l’assenza di una segnalazione, era in grado di percepire la scivolosità del pavimento. La Cassazione però ha annullato la decisione di secondo grado asserendo che l’uomo non abitava nel palazzo e quindi non poteva conoscere gli orari dedicati alla pulizia, nel pavimento non era rimasta che un po’ di umidità, nessuna traccia di acqua e sapone in grado di mettere in allerta. La suprema Corte ha infatti precisato che “tanto più la situazione di pericolo è prevedibile, tanto più il danneggiato è obbligato alla cautela”. Ma nel caso in specie non era per niente prevedibile.

La responsabilità del condominio

Affinché la responsabilità sia addebitabile all’impresa di pulizie o al condominio, quindi, è necessario che l’evento sia imprevedibile. Una normale caduta dalle scale o un inciampo nell’androne del palazzo non possono costituire evento di risarcimento se la persona non ha prestato le dovute attenzioni nei propri spostamenti. Nel caso di lavori in corso, come frequentemente avviene per la pulizia delle scale o delle parti comuni, le imprese collocano spesso dei cartelli segnaletici o comunque il condominio comunica, a norma di regolamento, le date e gli orari in cui avviene la pulizia. Negli edifici pubblici o con accesso al pubblico questo non avviene mai durante gli orari di apertura al pubblico, per cui il problema non si pone se non per chi vi lavora all’interno. Ma nei palazzi o nelle case private, se non vi sono le dovute accortezze, il rischio concreto che si debba risarcire un danno c’è tutto.