Nella manovra entrano anche i buoni pasto. L’intenzione è quella di ridurre le esenzioni in atto per i ticket restaurant cartacei e aumentarle per i buoni pasto elettronici. Dunque, anche nel caso dei buoni pasto, si punta fortemente alla digitalizzazione con aumenti qualora i ticket vengano resi in forma elettronica. Si tratta, in sostanza, si un riordino per favorire quelli in forma digitale. 

Buoni pasto, come funziona l’esenzione 

Nel Draft budgetary plan inviato a Bruxelles, per quanto concerne la revisione delle tax expenditures, si evince che nei progetti del governo c’è anche quello di ridurre le esenzioni per i buoni pasto cartacei e aumentarle in quelli elettronici.

Nella sostanza, quindi, i ticket restaurant forniti dal datore di lavoro dell’importo di 5,29 euro giornalieri, potrebbero aumentare fino a 7 euro qualora lo stessa venga fornito in forma elettronica. Inoltre, non concorreranno a formare reddito e quindi non saranno tassate. Dal 2020, inoltre, scenderà il limite da 5,29 euro a 4 euro mentre per quanto riguarda l’esenzione dei buoni elettronici l’aumento andrà da 7 a 8 euro. 

Azzeramento delle detrazioni al 19% 

La novità potrebbe non essere gradita dai lavoratori che ad oggi contano sui ticket restaurant da 5,29 euro anche se la revisione dei buoni pasto dovrebbe rientrare nell’azzeramento delle detrazioni al 19% per gli oneri dichiarati dai contribuenti oltre una certa soglia di reddito. Nella tabelle del Documento programmatico di bilancio 2020 si legge, infatti, che «la manovra introdurrà una soglia di reddito oltre la quale l’agevolazione Irpef relativa a oneri detraibili al 19% si azzererebbe con gradualità ma sono fatte salve le detrazioni per spese per interessi passivi sui mutui».

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