Se hai debiti con il fisco fino a 1.000 euro può tirare un sospiro di sollievo grazie al Nuovo Saldo e Stralcio che il Governo ha in serbo per il prossimo anno, riportato nell’ultimo disegno di legge della Manovra 2023.

Per gli importi superiori non c’è scampo: bisognerà pagare la cifra per intero anche se con delle agevolazioni. Le sanzioni vengono ridotte per le cartelle non pagate entro il 2015, senza interessi e con una rateizzazione su cinque anni.

Per i debiti contratti dopo il 2016, invece, si pagherà senza sanzioni e sempre con la possibilità di rateizzare in cinque anni l’importo.

 

Per capire meglio la pace fiscale che ci attende nell’anno nuovo e la nuova Rottamazione 2023, abbiamo realizzato questo approfondimento. Ringraziamo per l’intervista Marzia Bracconeri, dottoressa commercialista che offre a imprese e professionisti consulenza contabile, fiscale e societaria. 

In ambito fiscale, Bracconeri si occupa anche della dichiarazioni dei redditi, degli adempimenti fiscali obbligatori e di assistenza e/o rappresentanza dei clienti nei rapporti con il fisco, comprese le rateizzazioni delle cartelle di pagamento.

Legge di Bilancio e Pace Fiscale 2023

“Con le paure e le ansie generalizzate relative all’anno che ci lasciamo alle spalle, sinceramente pensavo peggio. Non mi aspettavo dal Governo una Legge di Bilancio 2023 equilibrata che segue il filone lasciato da Mario Draghi” commenta Bracconieri.

“Molte agevolazioni alle imprese restano e usciranno altri finanziamenti a fondo perduto legati al PNRR. Ad esempio, il bando Inail per l’acquisto e per gli investimenti in macchinari è un buon aiuto per le PMI così come tutto il pacchetto di leggi sotto la denominazione Transizione 4.0 e la nuova Sabatini. 

C’è poi tutta la parentesi dell’internalizzazione e la possibilità di ottenere ottime opportunità di investimento all’estero. Infine, ci sono molti bonus per le assunzioni, soprattutto per le donne e per i giovani under 35, e la detassazione fino a 3000 euro dei fringe benefit.

Infine, ci sono alcuni nodi spinosi che il Governo ha saputo trattare in maniera corretta come la pace fiscale di cui si è parlato molto negli ultimi giorni”.

Nuova Rottamazione 2023: come funzionerà il Saldo e Stralcio

“Il Governo sta preparando un nuovo Saldo e Stralcio. In base alle anticipazioni della Manovra 2023, si valuta una sospensione delle sanzioni e rateizzazione di versamenti periodici 2022 (IVA, IRPEF, IRAP e IRES e ritenute)” 

“Questo appunto, resta in teoria. Nella pratica, mancano i dettagli tecnici. Al momento, si tratta di anticipazioni sulla nuova sanatoria fiscale.  In definitiva, dobbiamo attendere il testo definitivo per capire come funzionerà la Rottamazione quarter” prosegue la commercialista.

Adesso, il disegno di legge prevede la Rottamazione delle cartelle che arriverà fino a 1000 euro. Verranno annullati i debiti comprensivi di: capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, compresi anche eventuali debiti residui delle rottamazioni precedenti. 

Le cartelle verranno stralciate entro il 31 gennaio 2023 e fino a tale data non ci sarà nessuna riscossione dei debiti accumulati dal 2000 al 2015. 

Anche le sanzioni sugli avvisi bonari 2019-2021, passati in cavalleria durante le precedenti rottamazioni, saranno ridotti al 3% con possibilità di rateizzazione in cinque anni. 

Per importi superiori, ci sarà la possibilità di dilazionare il pagamento per cinque anni, senza maggiorazioni.

Infine, per le cartelle esattoriali successive, vale a dire quelle consegnate dall’agente della riscossione dopo il 1° gennaio 2016 e quindi fino a giugno 2022, le regole cambiano ancora: dovranno essere pagate per intero senza maggiorazioni o sanzioni.

Come si calcola il limite di 1000 euro per lo stralcio delle cartelle

Il limite del condono delle cartelle è determinato in relazione agli importi dei «singoli carichi» contenuti in ogni cartella, non all’importo di per sé stesso.

 

Cosa vuol dire?

Nel caso in cui una singola cartella comprenda più imposte (quindi di pluralità di carichi iscritti a ruolo) il tetto di 1000 euro viene considerato per singola somma dovuta. 

Di conseguenza,i debiti vengono annullati anche nel caso in cui un cittadino ha più imposte da pagare che non superano i 1.000 euro in una sola cartella.

Può anche verificarsi il contrario ossia che all’interno della medesima cartella di pagamento, ci siano importi inclusi nelle Stralcio perché inferiori a 1.000 euro e altri da pagare perché di importo superiore.

Quindi, ad esempio, se la cartella contiene un debito relativo all’IRPEF di 900 euro questo debito è estinto. Così come se all’interno della cartella resta l’IVA di 500 euro da sanare. Invece, se ci sono imposte di 1100 euro oppure di 3000 euro, non saranno annullate dal Saldo e Stralcio ma dovranno essere pagate.

Rottamazione ter 2022

L’annuncio del provvedimento nella bozza della Manovra è avvenuto a ridosso dell’ultima proroga della Rottamazione ter e del pagamento delle cartelle esattoriali 2022

Ma l’ultima Rottamazione 2022 non va confusa con la Nuova Rottamazione prevista per il 2023.

Entro il 5 dicembre 2022, i contribuenti insolventi hanno potuto regolare la propria posizione con il fisco se rientravano nella riapertura delle finestre per il Saldo e Stralcio 2022, con scadenza ultima dei piani di rateazione concessi.

Per chi è riuscito a sfruttare le ultime finestre di pagamento disponibili, le cartelle arrivate nei primi mesi dell’anno sono nulle (e non vengono rimborsate le somme eventualmente già versate o versate  in eccesso).

Chi, invece, ha mancato i pagamenti oppure è in ritardo, non può rientrare nella pace fiscale e deve pagare nuovamente le cartelle, secondo quelle che saranno le direttive nel prossimo anno.

Saldo e stralcio: chi non paga i debiti il prossimo anno

Il Saldo e Stralcio delle cartelle esattoriali sono applicate, di anno in anno, alle persone fisiche per permettere loro di sanare versamenti fiscali o contributivi non pagati.

Il condono sulle cartelle esattoriali può essere richiesto dalle persone che si trovano in: 

  1. una grave e comprovata situazione di difficoltà economica quando il valore ISEE riferito al proprio nucleo familiare non supera 20 mila euro; 
  2. oppure quando alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulta già presentata la procedura di liquidazione.

Per una cartella esattoriale non notificata o con vizi di forma, puoi fare ricorso perché mette il cittadino in difficoltà (dato che resta all’oscuro di avere un debito con il fisco) ed eventualmente astenersi dal pagamento della stessa.

Come si pagano le cartelle esattoriali oltre i 1000 euro

Per ora, quello che sappiamo è che si potrà pagare le cartelle in unica soluzione entro il 31 luglio 2023. L’alternativa è la rateizzazione che può arrivare fino a 18 mesi con queste scadenze: 

  1. 31 luglio e 30 novembre 2023;
  2. 28 febbraio; 31 maggio; 31 luglio e 30 novembre 2024 e negli anni successivi.

La procedura presuppone domanda telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Non è automatica e devi richiedere copia delle Comunicazione delle somme dovute tramite un apposito forum online sul sito dell’Agenzia.

Puoi utilizzare i bollettini di versamento precompilati contenuti all’interno della cartella di pagamento oppure pagare online sul sito di Agenzia delle Entrate

Infine, puoi recarti presso gli sportelli dell’Agente della riscossione che li ha emessi.

L’intervista è stata fatta a Marzia Bracconeri. Dottoressa commercialista: oltre ai servizi necessari per la gestione complessiva dell’attività economica dei propri assistiti, garantisce la regolare tenuta della contabilità alle più complesse operazioni straordinarie.