In vista della scadenza della decontribuzione Sud, il governo italiano ha introdotto un innovativo pacchetto di misure per stimolare l’occupazione nelle aree meno sviluppate del paese. Tra queste spicca il “bonus assunzioni ZES”, una manovra centrale del nuovo decreto Coesione, meglio noto come decreto primo maggio, approvato in Consiglio dei Ministri il 30 aprile 2024.

Questo bonus è parte di una serie di agevolazioni contributive mirate a rafforzare il tessuto economico e lavorativo delle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno, con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali e promuovere uno sviluppo equilibrato.

Il focus è posto soprattutto sull’incremento dell’occupazione tra le categorie più colpite dalla disoccupazione, come le donne e i lavoratori over 35 disoccupati da lungo termine.

Chi può beneficiare del bonus assunzioni ZES

Il decreto coesione del 30 aprile 2024 stabilisce criteri specifici per i datori di lavoro interessati a usufruire del bonus. Possono beneficiarne le aziende con un organico fino a 15 dipendenti che assumono a tempo indeterminato in una delle regioni del Sud Italia, quali Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

L’esonero contributivo concesso è totale, coprendo il 100% fino a un massimo di 650 euro mensili per ciascun lavoratore assunto, e ha una durata di due anni.

Importante è che i lavoratori assunti abbiano più di 35 anni e siano stati privi di un impiego regolarmente retribuito per almeno due anni. Inoltre, i datori di lavoro non devono aver effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione nella stessa unità produttiva.

Compatibilità del beneficio

L’agevolazione, che fa da eco agli altri due bonus giovani e donne previsti dallo stesso decreto coesione, non è applicabile ai rapporti di lavoro domestico né ai contratti di apprendistato, sebbene sia ammessa nel caso di precedenti assunzioni con contratto di apprendistato non proseguite con un rapporto a tempo indeterminato.

È anche da notare che questo bonus assunzioni ZES non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previste dalla normativa vigente, ma è compatibile con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione per nuove assunzioni, noto come superbonus lavoro.

L’applicazione del bonus assunzioni ZES

Le modalità di attuazione e di richiesta del bonus verranno definite attraverso un apposito decreto del Ministero del Lavoro. Le assunzioni che rientrano in questo schema sono quelle effettuate tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, periodo durante il quale i datori di lavoro possono iniziare a pianificare le loro strategie di assunzione per massimizzare i benefici offerti da questa agevolazione.

Con l’introduzione del bonus assunzioni ZES, il governo mira non solo a stimolare l’occupazione nelle regioni del Sud ma anche a sostenere le piccole e medie imprese che rappresentano una parte significativa del tessuto economico di queste aree. La pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale sarà il prossimo passo cruciale per la piena attuazione di queste misure, e si attendono ulteriori dettagli per assicurare la certezza e l’efficacia delle stesse.

Riassumendo

  • il decreto Coesione del 30 aprile 2024 introduce il bonus assunzioni ZES
  • un esonero contributivo totale fino a un massimo di 650 euro mensili per ciascun lavoratore assunto
  • ha una durata di due anni.
  • i lavoratori assunti devono avere più di 35 anni e devono essere privi di un impiego regolarmente retribuito per almeno due anni
  • le assunzioni agevolate sono quelle fatte nel periodo 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025
  • le modalità attuative dovranno essere definite dal Ministero del Lavoro.