Il bonus vacanze non attira. Agli incentivi fiscali dello Stato, gli italiani preferiscono gli sconti diretti o le promozioni degli albergatori. Tutto più semplice e sicuramente meno complicato.

In effetti, a pochi giorni dall’entrata in vigore della promozione (parte il 1 luglio), sono poche le famiglie che hanno realmente richiesto alle strutture ricettive di poter fruire del bonus vacanze 2020. Un po’ perché non tutti quest’anno potranno permettersi una vacanza al mare, al lago o in montagna, un po’ perché non è affatto facile poter fruire delle agevolazioni pubbliche.

Procedure complesse e macchinose

Va infatti detto che per ottenere il bonus vacanze, che alla fine equivale a uno sconto sulla fattura emessa dall’albergatore al momento del pagamento, la procedura è abbastanza complessa e molti hanno bisogno di rivolgersi ai Caf piuttosto che a consulenti. Innanzitutto il reddito familiare non deve superare i 40.000 euro e a tal proposito bisogna richiedere una certificazione ISEE aggiornata. In secondo luogo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale Spid o della Carta d’Identità Elettronica, dato che il bonus potrà essere richiesto solo in forma digitale scaricando apposita app sullo smartphone e generando un QR code da mostrare in albergo. Non solo, lo sconto (massimo 500 euro per tre o più componenti del nucleo familiare) viene applicato direttamente per l’80% in fattura al momento del pagamento e il restante 20% potrà essere recuperato in dichiarazione dei redditi nel 2021 sotto forma di detrazione Irpef. Il bonus dovrà, inoltre, essere speso in unica soluzione quest’anno. Infine, non tutte le strutture ricettive aderiscono alla promozione, anzi al momento sono poche, anche perché non vi è alcun obbligo a farlo.

Gli sconti degli alberghi

Tutti questi vincoli (alla faccia della semplificazione burocratica) non agevolano la fruizione del bonus vacanze che, a questo punto, sembra più uno slogan governativo che un concreto aiuto alle famiglie.

Anche perché, poi, laddove gli alberghi accettano il bonus vacanze, hanno di fatto alzato le tariffe annullando così il beneficio. Mentre molti alberghi preferiscono trattare direttamente sconti immediati con i turisti e i vacanzieri. Un recente sondaggio condotto da Confesercenti riferisce che solo un italiano su cinque fra quelli che andranno in vacanza quest’anno intende fruire del bonus vacanze, quindi l’iniziativa del governo Conte, da questo punto di vista, si sta rivelando un vero e proprio flop.

Scarse informazioni

Non gioca a favore nemmeno la diffusione di informazioni per poter fruire del bonus vacanze 2020. Il recepimento delle informazioni su come richiedere e ottenere il bonus è ancora limitato: il 57% delle persone intervistate nel sondaggio afferma infatti di non essere informato a sufficienza sulle modalità e i requisiti per la fruizione. Del resto, il bonus vacanze potrà essere richiesto e sarà erogato esclusivamente in forma digitale ma, al momento, non è ancora possibile accedere al beneficio. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate c’è scritto: “presto ti forniremo indicazioni precise sull’app per smartphone a cui dovrai accedere per ottenerlo“. Poiché molti si sono già attivati per prenotare la vacanza estiva, questo fattore non va certo a favore dei contribuenti.