Ai fini dell’inserimento della spesa nella dichiarazione dei redditi precompilata, gli enti pubblici o gli affidatari dei servizi pubblici di trasporto locale, regionale e interregionale sono tenuti a comunicare al Fisco il bonus trasporti. La comunicazione riguarda le spese sostenute dagli utenti per l’acquisto degli abbonamenti. Abbonamenti che possono essere scaricati dalla imposte al 19%.

La comunicazione deve essere inviata entro il entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello a cui si riferisce la spesa (vedi comma 4 dell’articolo 16-bis del Dl n. 124/2019).

Proprio rispetto a tale adempimento, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato alcune FAQ operative.

Il bonus trasporti nella precompilata

L’obbligo di comunicazione all’Anagrafe tributaria delle spese pagate dai cittadini nel corso dell’anno per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale è stato previsto con l’articolo 1 del decreto Mef del 29 marzo 2023.

Gli enti pubblici o i soggetti privati affidatari del servizio di trasporto pubblico trasmettono telematicamente all’Agenzia delle entrate:

  • una comunicazione con le informazioni relative alle spese tracciabili sostenute dagli utenti nell’anno precedente;
  • per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici locali, regionali e interregionali, al netto di eventuali rimborsi erogati nell’anno.

Ai fini del corretto adempimento, è richiesta l’indicazione dei dati identificativi dei soggetti abbonati e di quelli che hanno sostenuto le spese. Le spese sono considerate al netto di eventuali rimborsi. L’indicazione del codice fiscale del soggetto pagatore è facoltativa con riferimento alle spese sostenute nel 2023 e diviene obbligatoria a partire dall’anno d’imposta 2024.

La comunicazione dei dati è facoltativa per gli anni 2023 e 2024, diverrà obbligatoria per le spese 2025 in avanti.

Il provvedimento, Agenzia delle entrate, del 4 ottobre scorso ha fissato le modalità tecniche di trasmissione delle spese all’Agenzia delle entrate e disciplina le modalità di esercizio dell’opposizione all’inserimento dei dati nella dichiarazione precompilata.

Bonus trasporti in dichiarazione dei redditi. Le nuove FAQ del Fisco

Fatta tale doverosa ricostruzione veniamo alle FAQ sul bonus trasporti in precompilata pubblicate dall’Agenzia delle entrate.

Il primo chiarimento riguarda il rapporto tra il bonus trasporti già sold out previsto dall’articolo 35 del decreto “Aiuti” a favore di studenti e lavoratori e il prezzo dell’abbonamento applicato dalle aziende al netto di tale contributo. Al riguardo la faq chiarisce che il gestore deve comunicare, per ciascun abbonato, l’importo della spesa effettivamente sostenuta dall’utente, al netto, quindi, del bonus usufruito, e non il valore teorico del titolo.

Capita spesso che il ticket venga acquistato presso tabaccai o altri rivenditori.

Ebbene, rispetto a tale situazione, non ci sarà alcuna comunicazione al Fisco. Questo perché  l’ente pubblico o il soggetto privato affidatario del servizio di trasporto non è in grado di conoscere il titolare dell’abbonamento.

Le FAQ pongono l’accento anche sui pagamenti tracciabili. Infatti, i costi per l’acquisto degli abbonamenti di trasporto pubblico sono detraibili soltanto se pagati con strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito, eccetera). In caso contrario, quindi, non devono essere comunicati, perché inutili ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata.

La spesa pagata per i figli minori e il pagamento rateale

Molto probabilmente la spesa per l’abbonamento del figlio minore viene pagata da uno dei genitori. In tale caso, ai fini della ripartizione della spesa tra i genitori:

  • il gestore del servizio comunica i codici fiscali del titolare dell’abbonamento e
  • di chi effettua il pagamento.

Tuttavia, è sempre possibile modificare la dichiarazione dei redditi per ripartire correttamente la spesa.

In caso di pagamento rateale dell’abbonamento annuale, le Entrate precisano che indipendentemente dal periodo di validità del titolo, nel tracciato informatico predisposto per la trasmissione dei dati è previsto che l’azienda inserisca l’importo totale della spesa sostenuta nell’anno da ciascun utente.

A prescindere, quindi, dalla suddivisione in più quote dell’importo dovuto.

La detrazione e la comunicazione per i transfontalieri

Per quanto riguarda gli abbonamenti dei transfrontalieri ,devono essere trasmessi al fisco soltanto i dati riguardanti la tratta nazionale. Tuttavia, nel caso in cui non sia possibile distinguere la quota di costo riferito al trasporto della sola tratta nazionale, la detrazione spetta sull’intera spesa sostenuta.

La gestione dei rimborsi sull’abbonamento

Oltre alle spese sostenute dagli abbonati, le aziende devono dichiarare i rimborsi erogati nell’anno precedente. E con i dati riguardanti il soggetto che ha ricevuto la somma, e dell’anno a cui si riferisce la spesa rimborsata, con le modalità stabilite dal provvedimento del 4 ottobre. Se il rimborso è relativo a spese sostenute nell’anno precedente (per esempio a maggio 2023 ha erogato un rimborso di 50 euro per un abbonamento di 120 euro acquistato a febbraio 2023) dovrà essere comunicata la spesa già al netto dell’importo rimborsato.

Ciò indipendentemente dal soggetto che ha ricevuto il rimborso.

Se invece il rimborso viene erogato in un anno successivo a quello della spesa (per esempio a maggio 2023 ha erogato un rimborso di 50 euro per un abbonamento di 150 euro acquistato ad aprile 2021), la comunicazione deve riguardare le informazioni sopra specificate, relative all’importo rimborsato di 50 euro per una spesa sostenuta nel 2021.

Infine, uno specifico chiarimento riguarda l’opposizione all’inserimento della spesa in precompilata. 

Ebbene, per le spese 2023, l’opposizione all’utilizzo dei dati nella dichiarazione precompilata può essere comunicata all’Agenzia delle entrate dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa. E fino al termine previsto per la trasmissione telematica dei dati relativi alle spese

Riassumendo…

  • Gli enti pubblici o gli affidatari dei servizi pubblici di trasporto locale, regionale e interregionale sono tenuti a comunicare al Fisco le spese sostenute dagli utenti per l’acquisto degli abbonamenti;
  • la spesa è inserita nella dichiarazione dei redditi precompilata;
  • la comunicazione dei dati è facoltativa per gli anni 2023 e 2024, diverrà obbligatoria per le spese 2025 in avanti;
  • l’Agenzia delle entrate ha pubblicato alcune FAQ rispetto all’obbligo di comunicazione in parola.