“Le gente che scende dagli autobus o dal metro e rincasa col suo passo caracollante di stanchezza, tra semafori lampeggianti e auto in corsa, c’è il desiderio di concludere e tutto lo sfinimento del giorno che si consegna alla sera“, ha affermato Fabrizio Caramagna. I mezzi di trasporto pubblici sono parte integrante della vita di molte persone. Grazie ad essi, d’altronde, è possibile raggiungere in modo facile e veloce posti anche molto lontani. A partire dalla scuola fino ad arrivare al lavoro, in effetti, sono vari i motivi per cui una persona può decidere di prendere l’autobus oppure il treno.

In ogni caso per poter utilizzare tali mezzi bisogna pagare il biglietto. Un costo che pesa sulle tasche delle famiglie, già duramente colpite dalla crisi economica in corso. Proprio per venire incontro alle esigenze dei cittadini, il governo ha quindi deciso di mettere a disposizione il cosiddetto bonus trasporti. I soggetti interessati e aventi diritto potranno presentare apposita richiesta a partire dal 1° ottobre 2023. Ma a che ora aprono le domande e quali documenti è bene tenere pronti? Ecco come funziona.

Chi ha diritto al bonus trasporti

A partire da aprile è possibile richiedere il bonus trasporti. Quest’ultimo si presenta come uno sconto sull’abbonamento per i trasporti pubblici. Ad aver diritto a tale agevolazione sono coloro che hanno un Isee inferiore a 20 mila euro. Ebbene, come si legge sul sito dedicato all’iniziativa:

“Non è possibile procedere con la richiesta del bonus trasporti per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023. Gli eventuali fondi residui, generati dal mancato utilizzo di bonus rilasciati nel mese di settembre 2023, saranno resi disponibili per nuove domande a partire dalle ore 8:00 del 1° ottobre 2023. La piattaforma resterà attiva fino all’esaurimento delle risorse”.

Bonus trasporti 1 ottobre 2023, a che ora aprono le domande e quali documenti tenere pronti

A partire dalle ore 8 di mattina del giorno 1 ottobre 2023 fino ad esaurimento delle risorse economiche, quindi, sarà possibile fare domanda per il bonus trasporti.

Quest’ultima potrà essere inviata solamente online, attraverso la piattaforma ad hoc messa a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Si attende l’adesione di molti cittadini e per questo motivo il consiglio è di collegarsi all’orario di apertura delle domande, in modo tale da cercare di essere tra i primi richiedenti.

Per accedere al servizio è necessario utilizzare le proprie credenziali Spid o Carta d’Identità elettronica. Si consiglia, pertanto, di tenere pronte tali informazioni. Stesso discorso per il codice fiscale della persona per cui si richiede l’agevolazione, poiché si tratta di un dato che verrà richiesto in fase di richiesta del bonus. Sempre in sede di compilazione del Form bisogna spuntare un’apposita caselle per l’autocertificazione reddituale.

Non è necessario presentare l’Isee. È vincolante, invece, specificare il nominativo del gestore presso cui si intende acquistare l’abbonamento mensile o annuale di un mezzo di trasporto pubblico locale o ferroviario. Sono esclusi dall’agevolazione i servizi di prima classe, business e premium. Il bonus, si ricorda, è nominativo. Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma prima citata, è possibile richiedere un solo buono, per sé stesso o per un figlio minore che risulta fiscalmente a carico.

Se si vogliono avanzare ulteriori richieste, bisogna effettuare un nuovo accesso. I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono richiedere autonomamente il Bonus Trasporti. Ultimata la procedura di domanda, non si deve fare altro che attendere la relativa accettazione. Una volta ottenuta la conferma bisogna presentare il codice ottenuto in biglietteria oppure online sul sito del gestore prescelto.