Soltanto qualche settimana fa, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha varato il decreto attuativo che individua i termini e le modalità di presentazione delle domande di ammissione al cosiddetto bonus trasporti. Si tratta di un contributo economico fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale.

A pochi giorni dall’apertura della piattaforma per la presentazione delle relative domande, alcune associazioni di categoria stanno evidenziando delle rilevanti criticità. Criticità, come quella della mancata interoperabilità con i sistemi digitali delle aziende, che potrebbero portare ad un vero e proprio caos.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus trasporto pubblico, cos’è e a chi spetta

Il bonus trasporti pubblici, istituito con il decreto Aiuti, consiste in un buono pari al 100 per cento e fino ad un massimo di 60 euro della spesa da sostenere per l’acquisto, entro la fine dell’anno, di un abbonamento al traporto pubblico.

Il contributo spetta ai soggetti (lavoratori e studenti) con un reddito 2021 inferiore a 35 mila euro. Il buono è personale e non cedibile.

Il bonus trasporti può essere richiesto entro il 31 dicembre 2022, ma le domande vengono accolte fino a esaurimento delle risorse stanziate, pari a 180 milioni di euro.

Per richiedere il bonus trasporti è necessario accedere al sito www.bonustrasporti.lavoro.gov.it tramite Spid o Carta di identità elettronica (Cie) e inserire tutte le informazioni che saranno richieste. Al termine della procedura, la piattaforma rilascerà un voucher. Voucher che, entro lo stesso mese, dovrà essere presentato al gestore degli abbonamenti, che dovrà accettarlo come mezzo di pagamento dell’abbonamento, parziale o totale.

Le criticità evidenziate dalle associazioni

Come detto in apertura, alcune associazioni stanno evidenziando delle importanti criticità proprio in merito al bonus trasporti. Criticità che potrebbero portare ad un vero e proprio caos.

In particolare, le associazioni Agens, Anav e Asstra, che rappresentano le imprese del trasporto pubblico locale, hanno da poco segnalato quanto segue:

“Sul versante logistico-operativo, tenuto conto dei tempi e dei costi per garantire l’interoperabilità con i sistemi digitali delle aziende, in una prima fase sarà possibile utilizzare il buono solo presso le biglietterie fisiche delle aziende di trasporto.

Ciò determinerà (…) inauspicabili assembramenti”. Tale situazione, in cui i sistemi informativi dedicati sono ancora in fase di realizzazione – scrivono le associazioni – rischia quindi di generare concretamente disservizi, proprio nella parte più delicata dell’anno in cui le famiglie procedono alla pianificazione dei bisogni di trasporto”.