Il bonus stufa a pellet è l’arma per combattere i rincari. Ci si avvia verso l’estate, i mesi più caldi. Questo significa anche non necessità di riscaldare l’ambiente domestico e, quindi, meno consumo di gas o metano per chi utilizza come fonte di calore i termosifoni avviati con caldaia.

Una boccata d’ossigeno sul bilancio familiare, soprattutto dopo lo sconsiderato aumento del costo, dei menzionati combustibili, con cui gli italiani stanno facendo in conti in quest’ultimo periodo.

Meglio, però farsi trovare pronti al prossimo inverno. Il consiglio è quello di muoversi in tempo per la giusta strada del risparmio.

L’acquisto di una stufa a pellet, per chi ancora non ne ha, potrebbe essere una soluzione. Un metodo, questo, che se collegato con i termosifoni stessi (c.d. stufa pellet idro) consentirà una diffusione di calore omogenea per l’intero ambiente di casa con notevole abbassamento dei costi.

Le tre versioni del bonus stufa a pellet

Il prezzo del pellet è anch’esso aumentato ma il suo consumo comporta, comunque, un risparmio rispetto all’utilizzo di gas e metano.

E’ anche vero che bisogna fare i conti con l’investimento iniziale dell’acquisto della stufa. Costo questo che sarà ben ammortizzato negli anni. Se poi a ciò si aggiunge la possibilità di godere del c.d. bonus stufa a pellet, la cosa appare ancora più conveniente.

L’acquisto di una stufa a pellet, può rientrare, infatti tra le spese ammesse ad uno dei seguenti sgravi fiscali:

  • Bonus ristrutturazione (detrazione IRPEF 50%) se l’acquisto si inserisce in un più ampio interventi edilizio di ristrutturazione della casa (ad esempio rifacimento dei tramezzi e dell’impianto idraulico e si acquista anche la stufa)
  • Ecobonus ordinario (detrazione IRPEF 65%). In questo caso l’istallazione della stufa a pellet deve portare un risparmio energetico (rientrando entro determinati parametri di legge)
  • Bonus 110%, laddove l’acquisto e l’installazione sono realizzati congiuntamenti ai c.d. lavori trainanti ammessi al110 (ad esempio il cappoto termico).

Detrazione, cessione o sconto

In tutti i casi, la detrazione bonus stufa a pellet è spalmata su più anni (10 quote annuali di pari importo per bonus ristrutturazione e ecobonus ordinario, e 5 o 4 per il 110, a seconda che la spesa è sostenuta nel 2021 o 2022).

E’ possibile, optare in luogo della detrazione fiscale, per la cessione del credito o sconto in fattura. E’ sempre indispensabile che il pagamento della spesa sia fatto con bonifico parlante, ossia quello da cui risultano:

  • la causale di versamento (Articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario del bonus
  • dati fiscali del beneficiario del pagamento.