Tra i bonus per beni strumentali, come acquistare smartphone e PC con il credito di imposta? La domanda è d’obbligo in quanto al riguardo, di recente, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti. Con una Circolare proprio sul bonus per beni strumentali attraverso la maturazione del credito di imposta. Ma a patto che, nel rispetto di tutti gli altri requisiti previsti, gli investimenti effettuati siano utili all’attività d’impresa.

La Circolare del Fisco, ha in particolare chiarito l’ammissione all’agevolazione anche quando si tratta di piccoli investimenti.

Nella fattispecie, l’accesso al bonus per i beni strumentali anche quando questi presentano un costo unitario che non supera i 516,46 euro. Soglia di importo nella quale possono agevolmente rientrare i PC e gli smartphone. Ma anche le stampanti e gli arredi per l’ufficio.

Bonus per beni strumentali, come acquistare smartphone e PC con il credito di imposta

La misura, introdotta nel 2020, è stata recentemente estesa, con il decreto Sostegni bis, anche alle attività d’impresa, arti e professioni con un volume dei compensi o dei ricavi sopra la soglia dei 5 milioni di euro.

Con il bonus beni strumentali, attraverso la maturazione del credito d’imposta, che è valido per beni nuovi materiali ed immateriali. Ma questi devono essere destinati a strutture produttive localizzate nel territorio dello Stato italiano.

A quanto ammonta il credito di imposta e come si ripartisce

Il credito d’imposta che si matura può essere pari al 6% oppure al 10% del costo sostenuto. Mentre la ripartizione del credito di imposta, in base ai casi, può avvenire in 3 oppure in 5 quote annuali di pari importo.

Le imprese con un volume dei compensi o dei ricavi sopra la soglia dei 5 milioni di euro, invece, possono scontare il bonus per i beni strumentali in un’unica quota annuale. Ed in ogni caso nella misura rientrano sempre e solo i beni materiali ed immateriali che non esauriscono la loro utilità nell’esercizio in corrispondenza del quale avviene l’acquisto.