Pronto il bonus nuovi Contratti di sviluppo. Ecco gli incentivi per le assunzioni di lavoratori disoccupati. I termini di presentazione delle domande, da parte delle imprese, si apriranno infatti alle ore 12 di lunedì prossimo. 20 settembre del 2021.

A dare notizia del bonus nuovi Contratti di sviluppo è stato il MiSE. Dopo che proprio il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato l’apposito decreto con un’importante novità. Quella che, nello specifico, è rappresentata da una clausola. Introdotta per incentivare le assunzioni di lavoratori provenienti da aziende in stato di crisi.

Bonus nuovi Contratti di sviluppo. Ecco gli incentivi per le assunzioni di lavoratori disoccupati

Nel dettaglio, proprio con la clausola sopra citata, il bonus nuovi Contratti di sviluppo andrà a premiare quelle imprese che da un lato puntano ad un incremento occupazionale. Ma che dall’altro daranno priorità nelle assunzioni ai lavoratori di aziende che sono coinvolte in tavoli di crisi attivi presso il MiSE. Ma anche lavoratori che sono disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo. Nonché i percettori di interventi e di misure di sostegno al reddito.

Con il Decreto direttoriale del 17 settembre del 2021, scatta così la riapertura dei termini. Proprio per il bonus nuovi Contratti di sviluppo dopo che era stata precedentemente disposta la chiusura. Per le imprese interessate a presentare online le domande di agevolazione, il sito Internet di riferimento è quello di Invitalia. Sul portale c’è infatti l’apposita sezione. Quella che è dedicata proprio ai nuovi Contratti di sviluppo.

Come funzionano gli incentivi per le assunzioni di lavoratori disoccupati

Il bonus nuovi Contratti di sviluppo è previsto in varie forme, anche combinate tra loro. Precisamente, con un finanziamento agevolato per un controvalore massimo che è pari al 75% delle spese ammissibili. Ma anche con i contributi diretti alla spesa, con i contributi in conto impianti e con i contributi in conto interessi.

I progetti di investimento con incremento occupazionale possono essere messi a punto anche da una o più imprese. Di qualsiasi dimensione, italiane o estere. Includendo eventualmente pure il ricorso allo strumento del contratto di rete.