Tra le parole più cercate in questi giorni, per il 2019, c’è il bonus pannolini. Molti neogenitori o chi avrà un figlio a breve, speravano che potesse passare il bonus pannolini 2019. Ma sul punto c’è confusione: facciamo un po’ di chiarezza.

Bonus pannolini 2019 esiste? In realtà è un bonus pannoloni

Quando si parla di bonus pannolini 2019, in realtà ci si riferisce tutt’al più al bonus pannoloni. Tutte le famiglie che hanno un anziano incontinente in casa e quindi affrontano la spesa per i pannoloni, potranno richiedere il bonus 2019.

Anzi in alcune regioni, tipo Piemonte, la misura è già attiva. Secondo le stime la misura permetterebbe un risparmio medio per le famiglie pari a circa 9 milioni di euro l’anno, peraltro senza costi aggiuntivi per la sanità pubblica. Come funzionerebbe in pratica il bonus pannoloni sul modello piemontese? Alla famiglie che ne fanno richiesta, avendone i requisiti ovviamente, sarebbe riconosciuto un importo compreso tra i 9 e i 56 euro per ogni paziente da spendere mensilmente utilizzando la tessera sanitaria. Di fatto quindi la spesa pubblica resterebbe invariata (pari a 27 milioni di euro al mese), ma si offrirebbe a ciascun paziente la libertà di usare il proprio budget destinandolo al prodotto più indicato alle proprie esigenze. Spiega inoltre Marzio Zullo, esperto dell’Associazione Italiana di Uroginecologia (Aiug) che il meccanismo individua quattro classificazioni di incontinenza “a ciascuno dei quali corrisponde un’indicazione sulla tipologia e il fabbisogno stimato di pezzi”.

Iva pannolini 2019: nessun taglio, restano prodotti “di lusso”

D’altra parte invece abbiamo già affrontato un argomento parallelo: l’iva su pannolini (e assorbenti) per il 2019, resta quella ordinaria al 22%. Non è passata infatti la proposta di includere questi due prodotti di igiene intima per neonati e donne, tra quelli che danno diritto all’IVA agevolata.
Non si è fatto attendere la risposta del Codacons, che ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica e rivolto un appello ai Senatori dei diversi schieramenti politici.

Il presidente Carlo Rienzi ha parlato di “una promessa non mantenuta, e di un grave dietrofront su un provvedimento che avrebbe realmente sostenuto milioni di famiglie, aiutando i ceti meno abbienti”