Abbiamo specificato più volte che il bonus mobili permette di recuperare il 50% della spesa per l’acquisto di complementi arredo ed elettrodomestici qualora questo acquisto sia legato ad interventi di ristrutturazione e successivo alla data di inizio lavori (può essere invece antecedente al saldo della fattura dei lavori purché questi siano comunque iniziati). Può sorgere quindi l’esigenza di provare che l’acquisto dei mobili è dovuto all’intervento di ristrutturazione e successivo a questo. Da un lato è obbligatorio procedere all’acquisto di arredo ed elettrodomestici in modo tracciabile.

Non danno diritto al bonus mobili infatti pagamenti in contanti. Ma come provare la data di inizio lavori invece? Come intuitivo il problema si pone per tutti gli interventi di ristrutturazione che non richiedono autorizzazioni e permessi.

Prendiamo a riferimento l’email con richiesta di consulenza su questo argomento che ci ha inviato in redazione il signor Festa da Milano, certi peraltro che il suo non sia un dubbio isolato ma che il quesito possa interessare altri contribuenti nella sua stessa situazione: “sono in procinto di ristrutturare bagno con rifacimento degli impianti a Milano. Questa fattispecie nel mio comune rientra tra le attività di manutenzione ordinaria (senza presentazione di moduli) anche se agevolabile dall’agenzia entrate. Per quanto riguarda il bonus mobili, come faccio a dimostrare che sono stati acquistati dopo l’inizio dei lavori se non ho comunicato a nessuno quando sono iniziati? Ho letto di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio. A chi va presentata e in quale fase?”.

Come si evince quindi la questione è proprio quella con cui abbiamo aperto l’articolo: come dimostrare la data di inizio lavori per non perdere il bonus mobili?

Data inizio lavori: dichiarazione sostitutiva di notorietà

Se la normativa non prevede titoli abilitativi ai lavori di ristrutturazione, si deve procedere mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ex articolo 47 del DPR n.

445/2000) per comprovare la data di inizio lavori e non perdere il diritto al bonus mobili. Come si scrive? In quale momento e quali sono gli adempimenti successivi?

Come si scrive la dichiarazione sostitutiva? fac simile modello

Di seguito proponiamo un fac simile

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 del DPR n. 445/2000, sotto la propria responsabilità il/la sottoscritto/a……………………………, nato/a il……………., a………………………, residente in………………., Via/Piazza………………… codice fiscale……………………, consapevole delle sanzioni civili e penali previste dall’art. 76, DPR n. 445/2000 in caso di dichiarazioni mendaci e della decadenza dei benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere di cui all’art. 75, DPR n. 445/2000,
DICHIARA
con riferimento alla unità immobiliare di categoria catastale ……, ubicata nel Comune di ……………….,in via …………………… n. …, codice catastale. .… foglio ……, particella ……, sub. ……,

– che sono state sostenute spese per interventi di ____________________________

iniziati in data ___________________

– che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili ai sensi della legge 449/1997 e successive proroghe e integrazioni sebbene non necessitino di alcun titolo abilitativo ai sensi della normativa edilizia vigente.

Si allega fotocopia del documento d’identità valido.

Data _________ Firma ____________________

Ristrutturazione senza permessi: la dichiarazione sostitutiva va depositata?

La suddetta dichiarazione sostitutiva di atto notorio non va depositata o consegnata ad alcun ente ma va solamente predisposta e conservata all’occorrenza in caso di controlli. Vale la pena ricordare in questa sede però che dichiarazioni mendaci prevedono conseguenze penali.
Per altre info relative a dove inviare la documentazione per accedere ai benefici fiscali leggi anche qui.