Per le spese sostenute nel 2024, il limite massimo per il bonus mobili scenderà ancora (salvo ripensamenti nella prossima legge di bilancio).

È il continuo di un trend di decrescita avvenuto nel tempo. Anzi il 2024, se non arriva proroga, sarà anche l’ultimo anno di applicazione del bonus. Un bonus che non è strutturale come quello di ristrutturazione da cui dipende.

Il bonus mobili, infatti, ricordiamo si concretizza in una detrazione del 50% riconosciuta a fronte di spese sostenute per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia.

Presuppone, dunque, anche l’esistenza del c.d. bonus ristrutturazione 50%.

Per le spese sostenute nel 2023 che danno diritto al bonus mobili è indispensabile che i lavori di ristrutturazione non siano iniziati prima del 1° gennaio 2022. Così come per le spese sostenute nel 2024 che daranno diritto al bonus mobili è indispensabile che i lavori di ristrutturazione non siano iniziati prima del 1° gennaio 2023.

Il trend del limite di spesa

Il bonus mobili non spetta su un importo illimitato di spesa. È previsto un limite massimo su cui poter applicare la detrazione fiscale.

Soffermandoci negli ultimi due periodi d’imposta e quello prossimo

  • per le spese sostenute nel 2022, lo sgravio fiscale è su una spesa massima di 10.000 euro per ciascuna unità immobiliare oggetto di ristrutturazione. Quindi, una detrazione massima di 5.000 euro per unità immobile;
  • per spese fatte nel 2023, il bonus mobili è su un limite di spesa pari 8.000 euro per ogni unità immobiliare. Dunque, una detrazione massima di 4.000 euro per immobile;
  • per il bonus mobili 2024, la spesa massima diventa 5.000 euro per ogni unità immobiliare che corrisponde ad uno sgravio massimo di 2.500 euro per immobile.

Ricordiamo anche che la detrazione è spalmata in 10 quote annuali di pari importo senza possibilità di opzione per sconto in fattura e cessione del credito.

Bonus mobili, il limite di spesa quando ci sono le pertinenze

Il limite massimo di spesa per il bonus mobili, si intende per ciascuna unità immobiliare oggetto di ristrutturazione.

Ne consegue che se, ad esempio, un soggetto nel 2023 fa lavori di ristrutturazione su due case diverse di sua proprietà, questi può avere anche il bonus mobili per entrambe le case e, quindi, per ognuna ci sarà un limite di spesa. In altre parole, il limite raddoppia.

Discorso diverso, invece, nel caso co in cui l’immobile oggetto di ristrutturazione e poi da arredare abbia anche le pertinenze (ad esempio un garage).

In tal caso, infatti, il limite non raddoppia, in quanto dai chiarimenti sul bonus mobili (Circolare Agenzia Entrate n. 17/E 2023 pagina 95),
il limite è correlato ad ogni singola unità immobiliare oggetto di “ristrutturazione”, comprensiva delle pertinenze.

Esempio 1

Lavori di ristrutturazione fatti nel 2023 su immobile A e immobile B. Spese sostenute nel 2023 per arredare immobile A e immobile B. In tal caso il limite di spesa bonus mobili è 16.000 euro, ossia 8.000 euro per immobile A e 8.000 euro per immobile B.

Esempio 2

Lavori di ristrutturazione fatti nel 2023 su immobile A con una pertinenza. Spese sostenute nel 2023 per arredare immobile A. In tal caso il limite di spesa bonus mobili è 8.000 euro.

Riassumendo…

  • il bonus mobili e grandi elettrodomestici è pari al 50% della spesa sostenuta per arredare immobile oggetto di lavori di ristrutturazione
  • la detrazione è in 10 quote annuali di pari importo, senza possibilità di optare per sconto in fattura e cessione del credito
  • per le spese sostenute
    • nel 2022, il limite massimo di spesa ammesso alla detrazione è 10.000 euro per ogni immobile oggetto di ristrutturazione
    • nel 2023, il limite massimo di spesa ammesso alla detrazione è 8.000 euro per ogni immobile oggetto di ristrutturazione
    • nel 2024, il limite massimo di spesa ammesso alla detrazione è 5.000 euro per ogni immobile oggetto di ristrutturazione
  • il limite di spesa è per ogni singola unità immobiliare oggetto di ristrutturazione, comprese le pertinenze.