Continua il balzello degli emendamenti alla legge di bilancio 2023. Questi giorni sono quelli più frenetici. I tempi si accorciano e la manovra dovrà trovare la sua versione definitiva entro il 31 dicembre 2022. Tra le ultime novità c’è l’emendamento approvato che contiene l’innalzamento del limite massimo su cui poter calcolare il bonus mobili per le spese del 2023 e del 2024.

Si tratta di un parziale passo in avanti rispetto a quanto era previsto.

Il bonus mobili in sé, ricordiamo, è stato già oggetto di proroga con la legge di bilancio 2022 che lo ha esteso anche alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2024.

Però ne ha ritoccato al tempo stesso il limite massimo. Ed è proprio su quest’ultimo che interviene adesso nuovamente il legislatore con la finanziaria 2023.

Come funziona il bonus mobili

Il bonus mobili e grandi elettrodomestici è la detrazione fiscale del 50% da godere in 10 quote annuali di pari importo. Non è ammesso optare per lo sconto in fattura o cessione del credito. È, dunque, uno sgravio fiscale riconosciuto a fronte di spese sostenute per l’acquisto dell’arredo.

Affinché ci possa essere bonus mobili è necessario il rispetto di una condizione fondamentale. È indispensabile che si stia facendo anche la ristrutturazione della casa e, quindi, si goda anche dell’altro bonus, ossia quello del 50% per il recupero del patrimonio edilizio.

Il bonus mobili, dunque, viaggia con il bonus ristrutturazione. Senza il secondo non può esserci il primo.

Come anticipato, la legge di bilancio 2022 ha prorogato il bonus mobili anche sulle spese sostenute nel 2022, 2023 e 2024.

Si tenga presente che per avere il bonus mobili su spese 2022, è necessario che i lavori di ristrutturazione siano iniziati non prima del 1° gennaio 2021. Così come per il bonus mobili sulle spese 2023 è necessario che i lavori non siano iniziati prima del 1° gennaio 2022. E per il bonus mobili sulle spese del 2024, i lavori di ristrutturazione non devono essere iniziati prima del 1° gennaio 2023.

Le modifiche al limite di spesa

La stessa manovra 2022 è intervenuta anche sul limite massimo di spesa ammessa allo sgravio fiscale. In particolare:

  • per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, il limite di spesa è stabilito in 10.000 euro (quindi, una detrazione massima di 5.000 euro)
  • a fronte di spese sostenute nel 2023 e 2024, il limite scende a 5.000 euro (per una detrazione massima di 2.500 euro).

Ed è proprio sulle spese 2023 e 2024 che adesso interviene l’emendamento alla manovra 2023, innalzando il limite da 5.000 euro a 8.000 euro, per una detrazione massima di 4.000 euro. La soglia più alta riguarda solo le spese 2023. Per quelle 2024 il limite resta a 5.000 euro.

Quindi, se il tutto sarà confermato nella versione definitiva della finanziaria, questo significa che se, ad esempio, nel 2023 si sostengono spese per arredo ad un costo complessivo di 12.000 euro, in questo caso, il bonus si applica sul 50% del limite massimo stabilito in 8.000 euro. Pertanto, la detrazione sarà di 4.000 euro da spalmare in 10 anni.