Possibilità di optare per lo sconto in fattura o cessione del credito anche per il bonus mobili e grandi elettrodomestici. Si tratta dell’importante novità contenuta in un emendamento al decreto Sostegni (decreto-legge n. 41 del 2021), in fase di conversione in legge, approvato dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato.

Il bonus mobili e grandi elettrodomestici consiste in una detrazione IRPEF pari al 50% da godere in 10 quote annuali di pari importo), riconosciuta a fronte di spese sostenute per l’acquisto dei citati beni.

Il beneficio ha formato oggetto di proroga anche per le spese 2021 ad opera della manovra di bilancio 2021. Quest’ultima, ha anche innalzato, con riferimento alle stesse spese 2021, il limite massimo cui calcolare la detrazione, portandolo a 16.000 euro per ciascuna unità abitativa (in luogo dei precedenti 10.000 euro).

Ad oggi risulta l’unico escluso dalla possibilità di opzione per lo sconto o cessione, rispetto agli altri bonus fiscali sulla casa, invece, ammessi a tale possibilità (superbonus 110%, bonus ristrutturazione, bonus facciate, ecobonus, ecc.).

Bonus mobili e grandi elettrodomestici solo se c’è bonus ristrutturazione

Ricordiamo che il bonus mobili e grandi elettrodomestici spetta solo laddove siano in essere lavori di ristrutturazione edilizia per i quali si gode della relativa detrazione fiscale (c.d. bonus ristrutturazione). Per le spese fatte nel 2021 l’intervento di ristrutturazione edilizia deve essere iniziato non prima del 1° gennaio 2020 (per le spese fatte nel 2020 il bonus spetta, invece, a condizione che l’intervento di ristrutturazione edilizia sia iniziato non prima del 1° gennaio 2019).

Per le spese sostenute nel 2020 e 2021, l’art. 121 del decreto Rilancio, ha previsto la possibilità in merito al bonus ristrutturazione di optare, in luogo della detrazione fiscale, per:

  • lo sconto in fattura da parte dell’impresa esecutrice dei lavori, la quale poi lo recupero nella forma del credito d’imposta da utilizzare in compensazione o da poter cedere a terzi soggetti (inclusi istituti di credito e finanziari)
  • oppure per la cessione del credito a terzi soggetti, inclusa la stessa impresa che ha eseguito i lavori ed inclusi istituti di credito e finanziari (il cessionario a sua volta può ulteriormente cedere il credito).

L’opzione deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate.

Ad esempio con riferimento alle spese sostenute nel 2020, l’opzione andava comunicata entro il 15 aprile 2021 (vedo anche Superbonus 110 e bonus fiscali casa: entro domani l’opzione di sconto o cessione).

Sconto in fattura o cessione del credito anche per il bonus mobili

Come anticipato, la stessa possibilità di opzione per lo sconto o cessione, non è prevista, fino ad oggi, anche per il bonus mobili e grandi elettrodomestici.

Per tale beneficio fiscale, dunque, l’unica forma ammessa è stata quella della detrazione in dichiarazione de redditi in 10 quote annuali di pari importo. Si tratta certamente di una disparità di trattamento tra i due benefici fiscali tra loro collegati, che preclude la possibilità, in caso di bonus mobili, di monetizzare nel breve la spesa fatta senza dover attendere 10 anni per il completamento.

Ora l’emendamento al decreto Sostegni, se confermato nella definitiva versione che approderà in Gazzetta ufficiale della legge di conversione, introduce anche il bonus mobili e grandi elettrodomestici tra quelli per i quali sarà possibile optare per lo sconto o la cessione.

Per avere informazioni certe, ad ogni modo, occorre attendere la definitiva conversione in legge del decreto.

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