Mentre il premier Matteo Renzi si dice pronto a confermare anche per l’anno prossimo il bonus mobili, riepiloghiamo brevemente tutte le caratteristiche delle detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per chi ristruttura casa.

Bonus mobili 2015

Il bonus mobili è una detrazione dall’Irpef ( Imposta sul reddito delle persone fisiche) prevista per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. E’ stato il decreto legge n. 63/2013 ad aver introdotto tale detrazione dall’Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione e successivamente la legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190) ha prorogato questa detrazione fino al 31 dicembre 2015.

Bonus mobili: soggetti beneficiari

Il principale presupposto per avere la detrazione Irpef al 50% è l’effettuazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici residenziali (guardiole, appartamento del portiere, lavatoi, ecc.). Le spese per tali interventi devono essere state sostenute a partire dal 26 giugno 2012. Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali, i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare le stesse. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano beni per arredare il proprio immobile. Gli interventi edilizi che consentono di richiedere la detrazione sono quelli:

  • di manutenzione straordinaria,
  • di restauro e risanamento conservativo,
  • di ristrutturazione edilizia, effettuati sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali
  • di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale
  • necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi  calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie precedenti e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza
  • di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile

Per usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, è inoltre indispensabile che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese, mentre non è necessario, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.

 Bonus mobili requisiti: cosa si può acquistare

La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015 per l’acquisto di:

  • mobili nuovi (tra questi, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione)
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Per gli elettrodomestici che ne sono sprovvisti , l’acquisto è agevolato solo se per essi non è ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica.

  La detrazione spettante, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, deve essere calcolata sull’importo massimo di 10.000 euro (riferito, complessivamente , alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici). Questo limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.

Pagamento mobili e elettrodomestici

Per avere la detrazione occorre che l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici avvenga con bonifici bancari o postali, sui quali va indicato:

  • la causale del versamento (è quella attualmente utilizzata da banche e Poste Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione )
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

  APPROFONDISCI – Bonus mobili vincolato alla ristrutturazione: ecco per quali interventi   E’ consentito effettuare il pagamento anche mediante carte di credito o carte di debito.

In questo caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.