Tra i vari requisiti per ottenere il bonus Iscro, è richiesto ai beneficiari la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Corsi di aggiornamento professionali che sono stati regolati con il decreto 24 marzo 2022, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 92 del 20 aprile 2022.

Difatti, il decreto ha definito le regole per l’aggiornamento professionale obbligatorio.

Nel decreto è specificato che la domanda di Iscro, equivale alla dichiarazione di immediata disponibilità. Infatti, con l’intervento dei centri per l’impiego, i beneficiari devono stipulare il c.

d. patto di servizio.

Cos’è il patto di servizio e quali sono gli elementi che deve obbligatoriamente contenere?

Il bonus Iscro

Il bonus ISCRO, Legge n°178/2020 (Legge di bilancio 2021), è un’indennità mensile tra i 250 euro e gli 800 euro (bonus 800 euro) che può essere richiesta dai professionisti iscritti alla Gestione separata Inps.

Nello specifico, i liberi professionisti e i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni (Circolare INPS, n°94/2021).

Gli obblighi formativi

La legge sopra citata ha previsto che l’erogazione dell’indennita’  e’ accompagnata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale.

Difatti, tra i vari requisiti per ottenere il bonus Iscro, è richiesto ai beneficiari la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Corsi di aggiornamento professionali che sono stati regolati con il decreto 24 marzo 2022, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 92 del 20 aprile 2022.

Difatti, il decreto ha definito le regole per l’aggiornamento professionale obbligatorio.

Nel decreto è specificato che la domanda di Iscro, equivale alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Infatti, con l’intervento dei centri per l’impiego, i beneficiari devono stipulare il c.d. patto di servizio.

Cos’è il patto di servizio e quali sono gli elementi che deve obbligatoriamente contenere?

Il patto di servizio

Il patto di servizio deve contenere specifici elementi.

In particolare, ex art.20 del D.lgs 150/2015, il patto di servizio deve contenere almeno i seguenti elementi:

  • l’individuazione di un responsabile delle attivita’;
  • la definizione del profilo personale di occupabilita’ secondo le modalita’ tecniche predisposte dall’ANPAL;
  • la definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi;
  • la frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attivita’;
  • le modalita’ con cui la ricerca attiva di lavoro e’ dimostrata al responsabile delle attivita’.

Nel patto di servizio deve essere inoltre riportata la disponibilita’ del richiedente alle seguenti attivita’:

  • partecipazione a iniziative e laboratori per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro quali, in via esemplificativa, la stesura del curriculum vitae e la preparazione per sostenere colloqui di lavoro o altra iniziativa di orientamento;
  • partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • accettazione di congrue offerte di lavoro.

Attenzione, i beneficiari dell’indennità Iscro, ai fini della stipula del patto di servizio, devono contattare i centri per l’impiego entro il termine di trenta giorni dalla data di presentazione della domanda di indennità. In mancanza, sono convocati dal centro per l’impiego entro il termine di novanta dalla medesima data.