Chi lavora a partita IVA sa bene che paga le tasse anche sui guadagni stimati. Vuol dire che l’Irpef si anticipa anche per l’anno successivo. Fino al rimborso quando si chiude la partita IVA. Tutto liscio, o quasi, fino a che nella pratica non succede di dover attendere anni per avere un rimborso Irpef che spetta di diritto. Riportiamo la storia di una nostra lettrice per capire come funzionano i rimborsi delle Entrate per le partite IVA chiuse e quali sono le tempistiche.

Odissea rimborso Irpef

“Salve, vi scrivo onestamente un po’ anche per disperazione, non sapendo più a chi rivolgermi visto che anche il mio commercialista si dice rassegnato di fronte alle tempistiche delle Entrate per il mio rimborso fiscale. Nel 2020 ho chiuso la partita IVA di una piccola attività che avevo aperto poco prima con molte speranze, ma che la pandemia ha purtroppo affossato sul nascere. Nel frattempo ho accumulato debiti che non riesco a saldare visto che non mi viene pagato l’unico credito che vanto, quello con l’Agenzia delle Entrate.

Sono quasi quattro anni che attendo di ricevere 2800 euro che mi spettano come rimborso Irpef. Prima mi era stato detto che ci sarebbe voluto qualche mese, comunque non più di un anno. Poi che il termine (non perentorio) scadeva a dicembre 2022. Ora, da ultima email, mi dicono che tutti i crediti 2020 saranno lavorati l’anno prossimo. Nel frattempo io ho riferito queste scadenze ai miei ex fornitori mettendoci la faccia e perdendo credibilità. Oltre al fallimento della chiusura della partita IVA ora devo aggiungere questa umiliazione per colpe non mie. Possibile che non ci sia alcun modo per essere tutelati?”.

Dalle parole della lettrice deduciamo che ha chiesto l’accredito Irpef a rimborso e non a compensazione crediti nella dichiarazione dei redditi. In questo secondo caso i tempi si allungano, cosa che probabilmente il commercialista avrà fatto notare da subito.

Ma le tempistiche riportate sono davvero preoccupanti. Soprattutto se si tiene conto di quante persone sono state costrette a chiudere la partita IVA durante o subito la pandemia. E sarebbe apparso logico introdurre una deroga almeno per quel periodo storico.

Come avere informazioni sui rimborsi dell’Agenzia delle Entrate

Chiudiamo con alcune indicazioni pratiche per tutti coloro che si trovano in situazioni analoghe e non sanno bene a chi rivolgersi, magari rimbalzati da un ufficio all’altro.

Le informazioni sullo stato dei rimborsi possono essere richieste tramite:

  • appuntamento telefonico, da prenotare sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • email;
  • numero verde 800909696 da fisso  o allo 0696668907 per chi chiama da cellulare.

in tutti i casi vanno specificati alcuni dati essenziali per individuare la pratica, ossia:

  • codice fiscale dell’ex titolare della partita IVA chiusa;
  • il tipo di rimborso (IVA, IRPEF…);
  • l’importo;
  • l’anno a cui si riferisce il credito.